È risultata positiva all’alcoltest ed anche alla cocaina, ma quest’ultima positività deve essere confermata da un controesame, la 31enne alla guida del Suv che nella notte di sabato è andata a scontrarsi contro l’auto dei Carabinieri sulla quale viaggiavano il maresciallo Francesco Pastore, di 25 anni, e l’appuntato scelto Francesco Ferraro, di 27 anni, entrambi morti nell’incidente. Questo è quanto si apprende in ambienti investigativi.
È arrivata nella tarda serata di ieri a Montesano Salentino (Lecce) la salma dell’appuntato scelto Francesco Ferraro. Lacrime e applausi al passaggio della bara avvolta nel drappo tricolore, giunta davanti al municipio tra due ali di folla scortata da due auto dell’Arma. Sui muri delle strade fiocchi bianchi e rami di palme. Ad attendere il feretro, insieme a tutto il consiglio comunale, il sindaco Giuseppe Maglie con indosso la fascia tricolore. “Abbiamo perso un ragazzo eccezionale sempre pronto a mettersi a disposizione, a fare volontariato”, ha detto commosso il primo cittadino salentino, che ha parlato di “immane dolore”. La camera ardente è stata allestita nella sala consiliare in via Monticelli. Domani mattina sarà traslata per raggiungere la vicina chiesa di Maria Santissima Immacolata dove alle ore 10 si celebreranno i funerali di Stato.
Lutto cittadino domani a Manfredonia nel Foggiano nel giorno dei funerali del maresciallo dei carabinieri Francesco Pastore. Le esequie si terranno in cattedrale alle 10 e saranno celebrate dall’arcivescovo della diocesi di Manfredonia, Vieste e San Giovanni Rotondo padre Franco Moscone.
“Assicuro la mia preghiera di suffragio per i giovani estinti entrambi di nome Francesco, e quella di tutta la Chiesa che è in Manfredonia-Vieste-S.Giovanni Rotondo” – le parole dell’arcivescovo. Francesco Pastore era figlio di Matteo, carabiniere in servizio presso il radiomobile di San Giovanni Rotondo. Oltre al papà, lascia la mamma Chiara, la sorella Sara e la fidanzata Vilma. “Aveva fin da bambino la divisa cucita addosso – ricorda chi lo conosceva – Era cresciuto con il mito del suo papà”. Grande commozione e partecipazione ieri sera al rientro della salma del maresciallo a Manfredonia.