“L’attività esplorativa svolta in data di ieri fa riferimento esclusivamente alla verifica, da parte della Procura Europea, di alcune spese relative all’organizzazione dei corsi finanziati nel periodo 2019-2022, già oggetto di analoga e positiva verifica da parte degli Organi di controllo amministrativi. Siamo quindi certi che anche questa ulteriore iniziativa ispettiva, non potrà che valutare la piena correttezza dell’operato svolto”. Inizia così la nota diramata dalla Kronos all’indomani delle perquisizioni disposte dall’Eppo di Roma nell’ambito dell’inchiesta in cui sono coinvolti Alessandro D’Adamo, legale rappresentante della Kronos, la sorella Annalisa e il cognato Danilo Cicchetti.
Dopo la perquisizione a D’Adamo è stata revocata la delega di assessore al Bilancio del Comune di Bari. Le ipotesi di reato sono quelle di truffa aggravata per il conseguimento di fondi dell’Unione europea e di emissione di fatture per operazioni inesistenti in relazione al programma Garanzia Giovani. “Mai sono state gestite iniziative formative senza un reale aggancio al mondo del lavoro, che da sempre invececi accorda fiducia e piena collaborazione. Mai sono stati effettuati pagamenti che non fossero documentati e correlati a prestazioni effettivamente svolte, né tantomeno nelle indagini sono state ipotizzate assunzioni fasulle; circostanze peraltro provate dagli innumerevoli controlli effettuati dagli enti preposti nel corso degli anni”, si legge ancora nella nota.