Giuseppe Difonzo, 36enne altamurano ritenuto colpevole per l’omicidio volontario della piccola Emanuela, morta a 3 mesi per soffocamento in ospedale a Bari nella notte tra il 12 e il 13 febbraio 2016, è stato condannato a 29 anni di reclusione dalla Corte d’Assise d’appello di Bari al termine del giudizio d’appello bis.
Secondo quanto ricostruito dalle indagini Difonzo avrebbe soffocato la figlia durante un ricovero in ospedale, ma avrebbe tentato di ucciderla anche in casa in almeno altre due occasioni. Secondo le perizie il 36enne è affetto dalla “sindrome di Munchausen per procura”, una patologia psichiatrica che spinge ad attirare l’attenzione su di sé facendo del male ad altre persone. Una volta che le motivazioni saranno depositate, la difesa dell’imputato potrà nuovamente impugnare la sentenza in Cassazione.
Difonzo era stato anche condannato all’ergastolo nei processi precedenti ed era tornato anche in libertà. Successivamente è stato condannato a 3 anni di reclusione per violenza sessuale ai danni di una minorenne, una figlia di amici di famiglia di soli 14 anni.