Mattinata convulsa fuori dal “vecchio” studio del celeberrimo chirurgo plastico ed estetico trentenne, Antonio Francesco Franco, conosciuto come Aesthetic Franco. Al civico 33 di via Pugliese, a Trani, dopo un lungo tira e molla, interviene una pattuglia della Polizia. Gli agenti hanno identificato tutti e raccolto la promessa del “medico” di denunciare Antonio e Tino.
Siamo in Italia, la terra dove se chiedi spiegazioni sei un criminale, ma se rovini il corpo e l’anima di decine di pazienti, sfigurandoli e costringendoli a terapie psichiatriche, puoi continuare ancora e ancora e ancora e ancora. E ancora. Antonio ha approfittato del momento per chiedere un’intervista all’avvocato di Aesthetic Franco, Tecla Sivo, anche lei operata dal dottore un paio di volte. Circostanza negata nonostante siamo in possesso di tutti i dati relativi alle due operazioni. Negare anche l’evidenza, questo è il mantra. Lo abbiamo capito da un pezzo. E quando non funziona, basta addossare le colpe sugli altri, soprattutto alle pazienti devastate. Franco non risponde a nessuna delle domande, ma abbiamo avuto la sensazione che il sorriso non sia poi così smagliante.
Una raffica di domande rimaste senza risposte. Nelle prossime ore vedremo, invece, cosa il medico self made ha risposto alla Iena Alice, che lo ha beccato a Milano. Secondo alcune indiscrezioni, “buongiornissimo” avrebbe risposto alle domande, chiedendo clemenza per Catalina, la moglie che per diversi mesi ha operato con lui senza neppure essere iscritta all’Ordine dei Medici. Fatto gravissimo così come sarebbe, se appurata, l’abitudine di incassare grosse quantità di denaro senza dichiararle. La nostra inchiesta continua. Speriamo che sempre più testate giornalistiche possano occuparsi della vicenda, in modo da informare la maggior parte delle donne e degli uomini che in questo momento stanno pensando di rivolgersi a Franco per risolvere un problema estetico.