Francesco Catanese, il dirigente comunale coinvolto nell’inchiesta che ha portato ai domiciliari i fratelli Pisicchio, torna in libertà. È accusato di corruzione e turbativa d’asta, la gip ha accolto la richiesta dei suoi avvocati ma ha disposto la sospensione dai pubblici uffici per un anno. La scorsa settimana c’è stato un lungo interrogatorio in cui Catanese ha rivendicato la regolarità della gara da 5,5 milioni per l’assegnazione del servizio di riscossione tributi da parte del Comune di Bari, aggiudicata poi alla Golem di Riefoli. Secondo la tesi della Procura la moglie di Catanese avrebbe ottenuto l’assunzione in un’altra ditta riconducibile all’imprenditore in cambio di agevolazioni, ma il dirigente comunale ha negato tutto presentando anche la documentazione dell’intera procedura. Previsto invece per domani l’interrogatorio di Enzo Pisicchio.
Lello e la tana delle tigri, lezioni di pulizia a Debora: a rischio il pranzo da Rocco
- di: Raffaele Caruso
[visualizzazioni_post]