Chiara Stramaglia, la 67enne sorella del boss defunto Michelangelo e zia di Salvatore Buscemi, ha accusato un malore ed è svenuta al termine della prima udienza che si è celebrata ieri sul presunto giro di usura gestito a Valenzano fino al 2021. Per la donna, arrestata con il figlio 30enne Francesco Giangregorio a settembre scorso con l’accusa di usura e tentata estorsione nei confronti di un commerciante di Valenzano, è stato necessario anche il trasporto in ospedale in ambulanza.
Secondo quanto ricostruito dalle indagini della Guardia di Finanza, l’uomo si sarebbe rivolto a madre e figlio per ricevere 25mila euro, cifra necessaria per coprire il debito contratto con il boss Salvatore Buscemi, arrestato nell’ambito dell’inchiesta sul sistema di voto politico-mafioso per le amministrative di Valenzano. La donna avrebbe minacciato pesantemente il commerciante, chiedendo la restituzione del prestito con un tasso mensile del 5 per cento. Nella prima udienza le parti si sono costituite ed è stato conferito l’incarico per la trascrizione delle intercettazioni, il 28 maggio si tornerà in aula. Sono attesi i testimoni dell’accusa.