La condanna a 8 anni di reclusione inflitta in primo grado al 20enne Alessio Blasi, per l’aggressione razzista del 5 aprile 2002 ai danni di un giovane di origini senegalesi a Parco Rossani, è stata ridotta a 3 anni dalla Corte d’Appello di Bari. Nell’occasione la vittima, raggiunta da un violento pugno al volto e, ha perso un occhio. Sono state confermate le accuse di lesioni gravissime pluriaggravate dall’odio razziale e dalla presenza di minorenni ed è stata esclusa l’aggravante della provocazione, ma la pena del Tribunale è stata ridimensionata a causa di calcoli errati. Confermato per Blasi, assistito dall’Avv. Maurizio Massimiliano Rogliero, anche il risarcimento danni nei confronti della vittima.
“La brutale e del tutto ingiustificata violenza utilizzata nei confronti della vittima, esclusivamente per un dichiarato odio razziale, attesta l’estrema gravità della condotta tenuto anche conto della gravità del danno”, si legge nelle carte. “Dopo aver colpito la vittima con un pugno all’occhio tanto violento da cagionare lo scoppio del bulbo oculare, mentre era inerme a terra l’imputato ha continuato a dare calci che hanno cagionato fratture multiple alla colonna vertebrale – si legge ancora -. Può dirsi provato ogni ragionevole dubbio il fatto che l’azione violenta nei confronti della vittima, per le sue intrinseche caratteristiche e per il contesto in cui si è collocata, è stata intenzionalmente diretta a cagionare le lesioni per un sentimento di odio razziale, percepito dai presenti e tale da suscitare nelle ragazze che lo accompagnavano analogo sentimento di odio, manifestato verbalmente in modo analogo rispetto all’imputato, che veniva incitato a continuare a picchiare la vittima mentre era già inerme a terra per il pugno ricevuto sull’occhio”.