Un tampone positivo e uno negativo a distanza di sole 24 ore. È quanto accaduto ad una mamma partoriente, trasferita dal Di Venere di Carbonara al reparto Covid di Ostetricia del Policlinico di Bari.
Un’odissea breve ma pur sempre faticosa per la donna, costretta a trascorrere la notte nel reparto Covid. Non proprio il massimo visto che i posti letto sono esauriti da tempo. Secondo diverse testimonianze infatti le condizioni della struttura non sono proprio ottimali: le tre stanze sono affollate, in ognuna ci sono ben sei partorienti, ma a disposizione per tutte c’è un solo bagno situato per di più nel corridoio. In più c’è chi lamenta anche l’assenza dell’assistenza da parte dei medici.
La partoriente è stata costretta a passare una notte nel reparto Covid, definita da lei stessa “da incubo”, prima di risultare negativa qualche ora dopo ed essere trasferita nel reparto di Ostetricia non Covid. Il Policlinico pare essere infastidito dalla gestione del Di Venere in quanto i tamponi lì effettuati sarebbero più sensibili, con diverse partorienti costrette al trasferimento nel reparto Covid, sempre di più affollato.