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Bari, figlia negata dall’ex perché appartiene a famiglia mafiosa. Il Tribunale: “Ha il diritto di fare il padre”

24 Giugno 2024
– Autore: Raffaele Caruso
24 Giugno 2024
– Autore: Raffaele Caruso

Il Tribunale di Bari ha accolto il ricorso di un giovane padre, appartenente ad una nota famiglia mafiosa della città ma estraneo agli affari illeciti dei parenti, al quale l’ex compagna ha nascosto la data di nascita della figlia, prima di impedirgli di riconoscerla e avere rapporti con lei.

Il giovane aveva accompagnato l’ex alle prime visite, prima di essere completamente estromesso dalle successive tappe della gravidanza. La notizia è riportata da La Gazzetta del Mezzogiorno. Dopo aver saputo della nascita della piccola, si è recato a casa dei genitori della compagna per vedere la bambina ma gli è stato impedito di vederla, sostenendo anche che quella non fosse sua figlia. Da qui la decisione di rivolgersi al Tribunale per il riconoscimento e per dare alla piccola anche il proprio cognome, oltre a quello della madre.

È stata disposta anche una consulenza genetica per accertare la paternità perché la donna ha negato la relazione. “Il diritto alla genitorialità può essere sacrificato ove si ravvisi una forte probabilità di compromissione dello sviluppo psico-fisico del minore correlato alla pura e semplice attribuzione della genitorialità – scrivono i giudici -. In questo caso non vi sono ragioni per ritenere dannoso tale atto. Non può, infatti, ignorarsi come il padre si sia attivato sin dall’indomani della notizia della nascita per poter vedere la bambina e che ha dimostrato la volontà di fare il padre e di essere presente nella vita della minore. Si evidenzia lo sforzo, in occasione dei pochi incontri avvenuti, per stabilire un rapporto empatico con la figlia. Non può considerarsi ostativa al riconoscimento l’appartenenza ad una famiglia coinvolta in vicende penali. Il cognome paterno non può arrecarle pregiudizio per il semplice fatto che appartiene ad una famiglia coinvolta in vicende penali a cui lui è estraneo”.