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Riforma della Giustizia, duro scontro sul processo penale. Garofoli: “È tutta sbagliata cittadini penalizzati”

2 Febbraio 2022
– Autore: Raffaele Caruso
2 Febbraio 2022
– Autore: Raffaele Caruso

Cosa sta accadendo nel mondo della giustizia? Quali sono le novità della Riforma Cartabia? Ci siamo recati nella sede dell’Ordine degli avvocati di Trani per rispondere a queste domande e per la presentazione della rivista “Unità e pluralità del sapere giuridico”.

“I diritti tra loro devono cooperare, affinché cultura e sapere siano dominio e patrimonio della popolazione – afferma il prof. Fabrizio Pompilio, docente di diritto assicurativo – comitato di redazione rivista nel diritto editore -. Con semplicità l’utente deve comprendere quelle che sono le logiche del diritto”.

Venerdì 14 Gennaio 2022, con inizio alle ore 8.30, si svolgerà, presso la Biblioteca Storica Ordine Avvocati Trani, il Convegno Nazionale in tema di “La Riforma Cartabia della Giustizia. La Giurisdizione come metodo”.

“La rivista ha come obiettivo quello di essere un trait d’union tra gli insegnamenti dei maestri e le future generazioni – aggiunge la prof.ssa Francesca Jole Garofoli, Condirettore Rivista Neldiritto editore -. La riforma Cartabia che tipo di processo vuole consegnare ai giovani giuristi? – si domanda -. Ci sono diverse criticità, sembra che l’asse processuale si sposti sulla fase dell’indagine con poteri spropositati per il pubblico ministero davanti ad una giurisdizione che non riesce a mantenere il giusto valore del metodo. C’è poi l’interferenza dei mass media all’interno dei processi che vanno fatti solo in aula, perché questo poi comporta un doppio processo e una doppia sofferenza nei confronti dell’imputato”.

“La situazione della magistratura è delicata – spiega l’onorevole e avvocato Francesco Paolo Sisto, comitato scientifico rivista Neldiritto editore -. Non sono per una riforma punitiva, bensì che restituisca smalto ad una parte fondamentale del sistema giudiziario. Il Ministero ha lavorato tanto, ha fatto delle sue valutazioni e si è confrontata con le forze parlamentari”.

“C’è un cambiamento di atteggiamento – dichiara il prof. Giorgio Spangher, Condirettore rivista unità e pluralità dei saperi giuridico – Neldiritto editore -. Siamo in attesa della delega, bisognerà vedere come sarà attuata. Alcune cose sono state realizzate e ci sono stati mutamenti, ma ci possono essere ancora dei colpi di coda”.

“Bisogna intervenire su questo, è una riforma non riforma che ha peggiorato la situazione molto di più di quanto ce ne fosse bisogno – conclude il prof. Vincenzo Roberto Garofoli – Direttore scientifico Rivista Neldiritto editore -. C’è da preoccuparsi, il cittadino è la vittima inconsapevole di un meccanismo giudiziario che si fonda su una spinta politica nota a tutti”.