Da novembre 2022 Giuseppe è in stato di sorveglianza speciale e affidato ai servizi sociali. Sta scontando in una topaia a Santeramo la condanna a 3 anni e 8 mesi per il riciclaggio di auto rubate. Lavora alla giornata e non ha nessun posto dove andare. Racconta di aver chiesto due anni fa un alloggio dove poter stare ma nessuno lo ha aiutato. Da quel momento vive in condizioni igieniche-sanitarie ai limiti della dignità umana nella casa-discarica di proprietà di suo padre, tra topi e scarafaggi.
Nessuno è mai entrato nell’abitazione per rendersi conto di come Giuseppe è costretto a vivere. Al netto di quello che ha fatto in passato, un uomo non può ridursi così. Siamo stati costretti a indossare le mascherine e abbiamo avuto tanta difficoltà nell’entrare e resistere all’interno, il pavimento a malapena si intravede perché ricoperto di qualsiasi tipo di rifiuto. Una situazione davvero sconcertante.