Zia Martina è stata condannata dal Tribunale di Bari in primo grado a 7 anni e 3 mesi di reclusione, oltre al pagamento di una multa di 75mila euro e al risarcimento delle parte civili. La condanna fa riferimento a due episodi di produzione di materiale pedopornografico e per corruzione di minorenne.
Già nell’estate del 2021 aveva fatto scalpore la sua storia. La donna, insegnante in una scuola elementare nel nord Italia e originaria di Polignano a Mare, non solo adescava e incontrava minori di 14 anni in un b&b a Bari, ma partecipava a videochiamate in cui si masturbava e si faceva riprendere durante il rapporto sessuale. Grazie alle indagini dei Carabinieri, la donna era stata condannata agli arresti domiciliari per corruzione di minorenni e pornografia minorile.
All’epoca dei fatti avevamo sollevato il caso, parlando con i ragazzini che la conoscevano e sentendo alcune mamme preoccupate per le ritorsioni psicologiche che questi bambini avrebbero avuto in futuro. Dopo aver scontato la pena, Zia Martina era tornata in azione. Ora una nuova condanna. Disposta anche l’interdizione dai pubblici uffici e da qualunque incarico nelle scuole di ogni ordine e grado o servizio in istituzioni e strutture pubbliche e private frequentate da minori, oltre alla misura di sicurezza del divieto di avvicinamento a luoghi frequentati da minori e di svolgere lavori che prevedano un contatto abituale con minorenni per la durata di un anno dopo l’espiazione della condanna. Zia Martina durante il processo ha sempre negato tutto e ha denunciato magistrati e militari parlando di prove fasulle. Ora dovrà rispondere anche di calunnia.