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Brindisi, 90enne si rompe il femore: ricoverato in una stanza sporca e senza aria condizionata

28 Agosto 2024
– Autore: Raffaele Caruso
28 Agosto 2024
– Autore: Raffaele Caruso

Un 90enne è ricoverato nel reparto di Ortopedia del Perrino di Brindisi, dopo aver rimediato la frattura del femore, in una stanza inagibile senza aria condizionata, non pulita e neppure sanificata dopo i lavori di ristrutturazione. A denunciarlo le sigle sindacali Fp Cgil e Uilfpl di Brindisi.

“Il paziente è rimasto per tutto il tempo del ricovero in quella stanza, prima e dopo l’operazione necessaria per la grave frattura e si trova ancora lì. A dispetto delle condizioni di salute di un uomo anziano e con un trauma importante e della inagibilità della stanza. I sindacati nella loro denuncia pubblica fanno riferimento alle cosiddette stanze bolla dell’ospedale Perrino per ricoveri programmati, per le quali non c’è chiarezza se siano ancora formalmente operative. Se queste stanzegià previste per un diverso utilizzo – fossero state riconvertite senza adeguata comunicazione o senza le necessarie verifiche, si tratterebbe di un abuso inaccettabile”. Le emergenze sono anche altre. La situazione, a parere dei sindacati, è ormai insostenibile con particolare riferimento alla drastica carenza di personale infermieristico e di operatori socio-sanitari – si legge nella nota -. L’assenza di un numero adeguato di operatori non solo sta compromettendo in modo serio la qualità dell’assistenza fornita, ma sta anche mettendo a repentaglio la salute e la sicurezza dei pazienti e del personale” denuncia la Fp Cgil. “Chi rimane in servizio si trova a dover sostenere carichi di lavoro eccessivi, che superano i limiti della sostenibilità fisica e mentale, creando un contesto lavorativo pericoloso e stressante. L’atteggiamento autoritario con cui vengono prese queste decisioni senza alcun coinvolgimento delle rappresentanze sindacali e senza una pianificazione che tenga conto delle reali necessità dei reparti, è preoccupante e dimostra una totale mancanza di sensibilità verso le condizioni lavorative e assistenziali. Le decisioni adottate non possono e non devono essere dettate da logiche emergenziali che sacrificano la sicurezza e la dignità sul lavoro. È evidente che la situazione richieda interventi urgenti e strutturali. L’inerzia dell’attuale gestione è inaccettabile e non può continuare a gravare sulle spalle dei lavoratori e a mettere a rischio la vita dei pazienti. Chiediamo che la Direzione si assuma immediatamente le proprie responsabilità, prendendo provvedimenti concreti e tempestivi per risolvere questa situazione ormai al limite”. In mancanza di risposte immediate e adeguate, la sigla sindacale non esiterà a intraprendere tutte le azioni necessarie per tutelare i diritti dei lavoratori e la salute dei cittadini”.