“A saperlo che teneva d’occhio il mio conto gli avrei chiesto una consulenza, magari mi aiutava a ottimizzare le spese. Scherzi a parte, è davvero sconcertante apprendere quanto sia facile violare dati sensibili ed entrare nella vita privata delle persone”. Questo è il commento in parte ironico di Antonio Decaro. L’ex sindaco di Bari e l’europarlamentare è uno dei politici spiati da Vincenzo Coviello, il 52enne bitontino indagato dalla Procura di Bari. Le ipotesi di reato a suo carico sono quelle di accesso abusivo ai sistemi informatici e di tentato procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato.
“Mi chiedo se ci siano meccanismi di tutela. Chiunque può spiare? Allora siamo tutti in pericolo. Possono fare quello che vogliono. Dovrebbero esserci forme molto rigide di controllo. Ed è un problema serio, in teoria può accadere che chi entra nel conto può fare operazioni di trasferimento di denaro. È inquietante. Ma ho fiducia nella magistratura”, il commento di Nichi Vendola, un altro dei politici finiti nel giro dell’ex dipendente di Intesa Sanpaolo. Con lui anche Fitto, violato il 6 aprile e il 17 giugno 2022.
Il modus operandi di Coviello era a volte chirurgico. Sceglieva i suoi “prescelti” in base al periodo e al momento. Spesso le sue ricerche erano legate alle notizie pubblicate sui quotidiani e sul web. Tra le vittime anche Emilio Solfrizzi e Bianca Guaccero. “Non saprei dirvi cosa possa esserci di così interessante nel mio saldo, ma se lo scoprite voi, fatevi sentire: magari è meglio di quanto pensassi”, il commento dell’attore barese.
Particolare attenzione nell’inchiesta è data al conto bancario del Ministro della Difesa Guido Crosetto. Il suo ruolo è importante, ancor più in questo momento storico di conflitti internazionali e le ricerche di Coviello su Crosetto non sarebbero state poche e banali. Il 52enne bitontino ha infatti visualizzato anche gli estratti conti della carta di credito dalla quale è possibile ricostruire gli spostamenti delle persone monitorate.