I problemi delle Ferrovie Appulo Lucane sono ben noti a tutti. Pendolari e sindacati denunciano continuamente sia i ritardi ma anche la gestione aziendale, vedi l’ultimo bando dirigenziale che fa discutere. Nonostante questo è stato pubblicato il rapporto di Pendolaria di Legambiente dove vengono elogiate le Fal. Non è mancato un post autoreferenziale da parte dell’azienda che sottolinea il grande lavoro svolto negli ultimi tempi, in risposta a chi secondo loro ostacola un percorso di innovazione. Sotto la pubblicazione, però, gli amministratori della pagina hanno deciso di limitare i commenti per evitare che qualcuno potesse esprimere un proprio parere sul servizio di trasporti che collega la Puglia alla Basilicata.
L’Usb non ha fatto attendere la sua risposta, rimarcando quanto le critiche siano necessarie affinché l’azienda possa tratte spunti per migliorare tutti i servizi. “Per fugare ogni dubbio, nessuno si è mai permesso o ha la volontà di ostacolare un qualsiasi percorso mirato al progresso. Mai lo abbiamo fatto e ma lo faremo, soprattutto se nella direzione degli interessi collettivi. Le nostre “critiche” si delineano unicamente in merito alle relazioni industriali, alle mancate gratificazioni per il personale di esercizio, al servizio offerto all’utenza, al fatto che alcune opere come il terminal intermodale di Serra Rifusa sembrerebbero non essere mai entrate a pieno regime o in merito alcune condizioni di carattere organizzativo, gestionale e strutturale che rallentano un vero percorso di miglioramento che tutti i Cittadini, Lavoratori ed Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative vorrebbero vedersi realizzare”.
“Ma per qualche Dirigente – continua il sindacato -, la nostra posizione critica è solo una denigrazione strumentale, come se ci si trovasse di fronte ad un vero e proprio complotto architettato da una piccola cerchia di persone brutte e cattive. E per dar supporto ad una tale tesi, si citano anche i giudizi positivi dell’utenza FAL, che pertanto dovrebbe ringraziare ed essere felice delle quasi 2 ore di percorrenza sulla tratta Bari-Matera o dello stato dei servizi nella Regione Basilicata (sul punto vorremmo ricordare a Legambiente, che la Basilicata non termina a Matera, ma si estende fino a Potenza)”.
“Tutto questo – conclude – ci fa tornare in mente una storia passata tutta italiana che vedeva un Presidente del Consiglio recitare la parte della vittima sotto attacco di magistratura e giornalismo “comunista”. Le cose sono due: o noi viviamo in un mondo parallelo, o forse qualcuno, nel ricoprire troppe cariche contemporaneamente, ha le idee un po’ confuse. Riteniamo opportuno, pertanto, pubblicare tutti i commenti su un vecchio post delle FAL sulla loro pagina Facebook in merito all’evento passato del G20. Forse sarà una coincidenza, ma successivamente su quella pagina social sono stati limitati i commenti (un plauso al social media manager che forse non ha ben chiaro quale sia la reale funzione del web)”.