“Continuare a mantenere inalterata la tradizione e l’autenticità della tradizione. Se Barivecchia oggi esprime un’attrazione turistica straordinaria è perché i turisti sanno che Barivecchia è autentica. Questa è la forza dell’appeal turistico della nostra città, dobbiamo evitare di vendere orecchiette industriali spacciandole per artigianali. Dobbiamo evitare di smantellare la tradizione, ma tutelare il consumatore e mantenere Bari autentica”. Siamo stati i primi a scoperchiare il vaso di Pandora sulla truffa delle orecchiette a Barivecchia, in tanti si stanno interessando al caso e a quanto pare anche l’Amministrazione Comunale è intenzionata finalmente ad intervenire, come confermato dallo stesso sindaco Vito Leccese ai microfoni di Quinto Potere.
Il primo cittadino è stato chiaro: la tradizione e l’aspetto folcloristico vanno assolutamente conservati, ma il sistema va regolarizzato a tutela dell’immagine di Bari. E noi, dopo il breve inseguimento e l’intervista tra i vicoli della città vecchia, ci siamo fermati a casa di nonna Tina, lì dove le orecchiette sono ancora fatte a mano.