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Omicidio a Ceglie, dal “favore” al tentato omicidio dell’amico: così Guglielmi ha cercato di evitare il carcere

18 Novembre 2024
– Autore: Redazione Quinto Potere
18 Novembre 2024
– Autore: Redazione Quinto Potere

Un piano per cercare di far evitare il carcere a Paolo Natale Guglielmi, il 21enne arrestato per l’omicidio di Nardev Singh, il 38enne indiano ucciso la sera del 31 maggio scorso nel casolare abbandonato a Ceglie del Campo, assieme ad un 18enne (all’epoca dei fatti minorenne) e ad un 17enne. Il piano è stato ideato dalla mamma di Paolo Natale, ovvero Maria Laura Di Cosola, sorella del boss Tonino, morto nel 2018, che ha cercato di convincere il neomaggiorenne a prendersi tutta la colpa di quanto successo.

A raccontare tutto è stato il nipote della donna, Michele Vincenzo Guglielmi, 22enne aspirante collaboratore di giustizia (arrestato ad ottobre per violenza sessuale su una sedicenne), figlio di Luigi Guglielmi (condannato a 30 anni per essere stato l’esecutore materiale dell’omicidio di Gaetano Marchitelli) e nipote di Paolo Natale Guglielmi, anche se di un anno più grande. “Mia nonna gli ha detto che avrebbe dovuto prendersi la colpa di quell’omicidio. In seguito, mia nonna e Paolo Natale, ridendo, hanno detto che se si fosse assunto la colpa di aver sparato, avrebbero provveduto a sostenerlo in carcere. Il giovane ha risposto che non si sarebbe costituito e avrebbe atteso l’eventuale arresto. Ha anche detto che in caso di arresto non si pentirebbe, piuttosto si impiccherebbe”, le sue parole.

Lo stesso 18enne (è stato lui ad attirare l’ex fidanzatina nel casolare di Ceglie dove si è consumata la violenza sessuale da parte di Michele Vincenzo Guglielmi), pochi giorni fa, sarebbe stato vittima anche di un tentato omicidio. “Paolo Natale, camminando per le strade di Bari armato, avrebbe infatti tentato di ucciderlo. Tutto questo sarebbe nato dalla diffusione, negli ambienti criminali, della notizia inerente la volontà di Guglielmi Michele Vincenzo di intraprendere il percorso di collaborazione. In tal senso, al fine di evitare eventuali chiamate in correità a seguito di un possibile arresto, Guglielmi Paolo Natale avrebbe deciso di uccidere quest’ultimo per evitare rischi futuri”.