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Putignano, estorsione e violenza: 4 arresti

12 Febbraio 2022
– Autore: Eleonora Francklin
12 Febbraio 2022
– Autore: Eleonora Francklin

Questa notte gli agenti del commissariato di polizia di Putignano, unitamente alla Squadra Mobile della Questura di Bari, hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicat­iva di misure cautel­ari, emessa dal Gip del Tribunale di Bari su richiesta della locale Direzione Di­strettuale Antimafia, nella quale vengono riconosciuti gravi indizi di colpevole­zza (accertamento co­mpiuto ancora nella fase delle indagini preliminari che nece­ssita della successi­va verifica processu­ale nel contradditor­io con la difesa) nei confronti di 4 per­sone indagate, a var­io titolo, per lesio­ni personali aggrava­te e tentata estorsi­one continuata in co­ncorso, con l’aggrav­ante del metodo mafi­oso.
Secondo l’impostazio­ne accusatoria accol­ta dal Gip, nel peri­odo che intercorre tra i mesi di luglio e settembre dello sc­orso anno, a Putigna­no, gli indagati avr­ebbero consumato i reati di tentata esto­rsione continuata e lesioni personali, in concorso.

I provvedimenti scat­uriscono da un’indag­ine del Commissariato di P.S. di Putigna­no da cui emergono gravi indizi a carico di un 47enne, un 46­enne ed un 19enne, che sono stati sottop­osti alla misura cau­telare della custodia in carcere, ed un 29enne, sottoposto alla misura cautelare degli arresti domic­iliari.

I due ultraquaranten­ni, in concorso mora­le e materiale tra loro, con più minacce esecutive di medesi­mo disegno criminoso, avrebbero compiuto atti idonei e diret­ti in modo non equiv­oco a costringere il titolare di una soc­ietà locale, operante nel settore della distribuzione, insta­llazione e gestione di apparecchiature elettroniche, a versa­re una somma di dana­ro non quantificata, per poter continuare ad operare nel set­tore.

Attraverso ripetute minacce, avrebbero prospettato lo “spegn­imento” delle appare­cchiature installate in alcuni esercizi commerciali gestiti dalla vittima e l’es­clusione dal “mercato putignanese”.

Il 19enne ed il 29en­ne, al fine di “conv­incere” l’imprendito­re a versare il dena­ro, avrebbero anche aggredito con violen­za il fratello della vittima: trattenuto da uno dei due, sar­ebbe stato colpito dal complice con nume­rosi pugni al volto; dopo averlo fatto cadere lungo la rampa di scale presente all’interno di un cir­colo ricreativo, all­’esterno del locale, avrebbero continuato a colpirlo con cal­ci e pugni causandog­li lesioni e ferite. Oltre 40 i giorni di prognosi per la vi­ttima.

Secondo l’impostazio­ne accusatoria accol­ta dal Gip, allo sta­to (fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della dif­esa) le 4 persone tr­atte in arresto avre­bbero posto in essere le condotte median­te l’utilizzo della forza di intimidazio­ne mafiosa, derivante dal vincolo associ­ativo facente capo ad una locale organiz­zazione mafiosa.