Il Tribunale di Bari ha emesso sentenza di non luogo a procedere per prescrizione nei confronti dell’ex dirigente della provincia di Bari, Cataldo Lastella, e dell’imprenditore Marino Provvisionato, finiti a processo per corruzione e falso in merito a una presunta tangente da 65mila euro che l’imprenditore avrebbe pagato per ottenere un appalto per manutenzioni stradali e lavori in alcune scuole della provincia. I fatti contestati si riferiscono agli anni tra il 2011 e il 2013, il processo nacque da un’inchiesta su presunti episodi di corruzione, falso, frode in pubbliche forniture, turbativa d’asta e truffa ai danni dell’ex Provincia negli anni tra il 2006 e il 2014.
Nel processo, tra gli altri, furono inizialmente coinvolti anche Anita Maurodinoia, ex assessora regionale ai Trasporti, e il marito Sandro Cataldo, fondatore del movimento politico ‘Sud al centrò. Entrambi furono prosciolti in udienza preliminare nel 2022. Maurodinoia (all’epoca vicepresidente del Consiglio provinciale) e Cataldo erano accusati di corruzione relativamente a presunti appalti concessi a un imprenditore in cambio di lavori in casa e forniture di generi alimentari. Entrambi sono attualmente indagati a Bari per la presunta compravendita di voti relativa alle elezioni regionali del 2020 (Maurodinoia risultò eletta con quasi 20mila voti), e le amministrative di Grumo Appula dello stesso anno e di Triggiano del 2021.