Nei confronti di Giovanni Monno e Angela De Vincenzo, i due baresi di 30 e 31 anni arrestati dopo la tentata rapina e l’aggressione ai danni del tassista Francesco Rubini a Bari, è stata riconosciuta l’aggravante della crudeltà.
Il motivo è legato al “numero dei colpi inferti, non funzionale al delitto, visto che Monno ha iniziato subito a colpire Rubini, immobilizzato e terrorizzato, senza dargli alcuna possibilità di consegnargli il marsupio con i soldi e ha continuato a infierire pure nel momento in cui usciva dall’auto, espressione della volontà di infliggere alla vittima sofferenze gratuite”, si legge nell’ordinanza sulla “drammatica sequenza dell’attività criminosa”.
“Alla mia esitazione perché impietrito, iniziava a brandire coltello. In preda al panico li supplicavo di non farmi del male, ma lui iniziava a colpirmi con più fendenti, sia sul volto che su più parti delle spalle e del dorso, senza darmi la possibilità di consegnargli il mio borsello che conteneva del contante. A quel punto, temendo per la mia vita iniziavo a gridare insistentemente chiedendo aiuto”, le parole di Francesco Rubini contenute nell’ordinanza.