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Crac Popolare di Bari, Jacobini in aula: “Ho perso 800 mila euro anche io vittima”

17 Dicembre 2024
– Autore: Raffaele Caruso
17 Dicembre 2024
– Autore: Raffaele Caruso

“Negli aumenti di capitale (della Banca popolare di Bari, ndr) ho investito tutta la liquidità che avevo, tra somme ereditate e altro, per circa 800mila euro. Non ho mai venduto le azioni prima che si svalutassero, anche durante e dopo l’aumento di capitale ho continuato a comprare. Avevo fiducia nella banca. Ora ho zero”.

Lo ha detto oggi, nell’aula ‘bunker’ di Bitonto (sede distaccata del tribunale di Bari), l’ex vice direttore generale della Banca popolare di Bari – oggi Banca del Mezzogiorno – Gianluca Jacobini, in un’udienza del processo in cui è imputato insieme al padre Marco, ex presidente del cda dell’istituto, per i reati (contestati a vario titolo) di falso in bilancio per gli anni 2016, 2017 e 2018 e ostacolo alla vigilanza della Consob e di Bankitalia.

Per Jacobini (difeso insieme al padre dagli avvocati Angelo Loizzi, Guido Carlo Alleva, Giorgio Perroni e Roberto Eustachio Sisto) si tratta del primo esame davanti al collegio giudicante presieduto da Marco Guida. Nell’udienza di oggi, Jacobini ha risposto alle domande dei suoi avvocati, parlando anche delle procedure che portarono all’acquisto, nel 2014, della banca abruzzese Tercas. Nella prossima udienza del 3 febbraio è previsto il controesame della Procura.