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Baby escort a Bari, l’avvocato Stefano Chiriatti chiede il rito abbreviato. Annoscia respinge le accuse

18 Dicembre 2024
– Autore: Raffaele Caruso
18 Dicembre 2024
– Autore: Raffaele Caruso

Stefano Chiriatti, avvocato leccese, ha chiesto di essere giudicato con rito abbreviato nell’inchiesta a Bari sul giro di prostituzione minorile di cui sarebbero state vittime, tra il 2021 e il 2022, quattro giovani baresi. Secondo l’accusa l’avvocato avrebbe avuto nel gennaio 2022 un rapporto sessuale a pagamento con due ragazze minorenni in un hotel di Bari. La richiesta è stata presentata oggi in aula nel corso dell’udienza e verrà discussa il 5 febbraio 2025.

Presente in aula anche Michele Annoscia, gestore di alcuni b&b in città, che secondo l’accusa avrebbe “tollerato la presenza abituale di una o più persone che si danno alla prostituzione” all’interno dei suoi locali. Annoscia ha ribadito di essere “estraneo ai fatti” sostenendo di aver venduto da tempo quella struttura. Il suo avvocato ha chiesto il proscioglimento, la Procura invece ha insistito per il rinvio a giudizio. La gup si è riservata.

Una delle vittime, oggi maggiorenne, si è costituita parte civile. Antonella Albanese e Nicola Basile sono stati condannati una settimana fa rispettivamente a 3 anni e un mese e a tre anni e quattro mesi di reclusione. Albanese, 21enne, avrebbe – insieme a Marilena Lopez, Federica Devito ed Elisabetta Manzari, attualmente a dibattimento con rito ordinario – indotto, favorito, sfruttato e gestito la prostituzione delle minorenni, «traendone un vantaggio economico», come scritto nel capo di imputazione. Stessa accusa mossa a Basile, imputato anche per aver avuto dei rapporti sessuali a pagamento con due minori. Albanese e Basile hanno risarcito le due ragazze costituite parti civili. Un presunto cliente ha patteggiato a un anno e otto mesi.