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Caos a Manduria per il Primitivo in onore di Jannik Sinner: sequestrate le 73 bottiglie. Ispezione nelle Cantine

20 Gennaio 2025
– Autore: Raffaele Caruso
20 Gennaio 2025
– Autore: Raffaele Caruso

Il Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari ha sequestrato le 73 bottiglie di Primitivo di Manduria “Rosso Jannik”, prodotto e imbottigliato dalle vinerie Baldari in edizione speciale e limitata, non vendibile, in onore del tennista italiano. Il sindaco Gregorio Pecoraro ha inviato al collega di Sesto, Thomas Summerer, comune della Provincia autonoma di Bolzano dove risiede la famiglia del campione azzurro, 73 bottiglie, tante quante le vittorie ottenute fin qui dall’atleta. Nella parte centrale dell’etichetta, rigorosamente di color arancione per identificare Sinner, è presente il volto stilizzato del tennista. Ma il caso continua a far discutere, si vuole verificare il reale contenuto e s’indaga sull’ipotesi di contraffazione.

È stata già condotta un’ispezione alle Cantine Produttori Vini Manduria che avrebbero imbottigliato il vino per Sinner, ma potrebbe provenire da un’altra realtà vitivinicola. Tutto è partito dalla presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria Doc e Docg, Novella Pastorelli, che ha dichiarato che il “consorzio non può considerare e riconoscere come autentiche le bottiglie perché sprovviste del contrassegno di Stato” e per questo ha segnalato un possibile uso fraudolento del nome della Denominazione, oltre che un danno all’immagine del Consorzio e delle tre filiere che si prodigano per produrlo rispettando il disciplinare della produzione e della commercializzazione. “Ci siamo attivati affinché Jannik possa avere l’autentico Primitivo di Manduria Doc e Docg”, ha assicurato Pastorelli. Il consorzio di tutela ha evidenziato che “la normativa vigente prevede l’obbligo dell’apposizione della fascetta di Stato sulle bottiglie di Primitivo di Manduria, una condizione indispensabile per garantire l’autenticità e la tracciabilità dei vini Doc e Docg”.