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Neonato trovato morto nella culla termica a Bari, esami sul Dna: si cerca di rintracciare la madre

20 Gennaio 2025
– Autore: Raffaele Caruso
20 Gennaio 2025
– Autore: Raffaele Caruso

In corso gli esami sul Dna del neonato trovato morto nella culla termica della chiesa San Giovanni Battista il 2 gennaio scorso. Al medico legale è stato chiesto, nell’ambito dell’inchiesta aperta per fare chiarezza sul caso, di effettuare la comparazione del Dna del piccolo con quelli inseriti nelle banche dati della polizia. L’obiettivo è quello di identificare la madre.

Le indagini di Procura e squadra mobile di Bari infatti vanno avanti anche per abbandono di minori a carico di ignoti. Per la morte del bambino sono indagati per omicidio colposo il parroco, don Antonio Ruccia, e il tecnico Vincenzo Nanocchio, che installò la culla nel 2014 e lo scorso 14 dicembre ne cambiò l’alimentatore.

Le consulenze svolte in questi giorni sulle apparecchiature del locale in cui si trova la culla termica hanno mostrato il mancato funzionamento del materassino della culla (chiamato ‘tappetino’), che avrebbe dovuto far attivare l’allarme telefonico collegato al cellulare del parroco una volta rilevato il peso del bambino, e anche del climatizzatore che, a causa di una perdita di gas, ha emesso aria fredda e non calda una volta rilevata la presenza di una persona nella stanza in cui si trova la culla.