Il nome di Domenico Milella, ex braccio destro di Eugenio Palermiti a Japigia diventato nel tempo collaboratore di giustizia, a novembre è comparso nella lista delle persone arrestate nell’ambito di un’operazione condotta dalla polizia di Genova che ha smantellato un’organizzazione criminale e un vasto traffico di sostanze stupefacenti ramificato in 5 regioni italiane, tra cui la Puglia, e in Spagna.
Milella è stato fondamentale con le sue dichiarazioni nelle ultime inchieste più importanti dell’antimafia a Bari e dal 2020 viveva in una località protetta insieme alla sua famiglia. È rimasto coinvolto nell’episodio relativo a una presunta compravendita di stupefacenti nei pressi di un supermercato, degenerata poi in un tentativo di rapina da parte degli acquirenti. Secondo le indagini Milella avrebbe fatto parte di un gruppo criminale, in cui sono anche altri pugliesi, e operativo in Liguria nell’ambito della vendita e cessione di stupefacenti.
E ora la Commissione centrale di protezione, ovvero l’organo che si occupa proprio della definizione e applicazione delle speciali misure di protezione per i testimoni e i collaboratori di giustizia, ha disposto la revoca del programma speciale al quale era sottoposto con la sua famiglia.
Il provvedimento è stato notificato in carcere dove si trova il 44enne. Ora avrà a disposizione 60 giorni di tempo per impugnare davanti agli organi della giustizia amministrativa il provvedimento. A riportarlo è La Gazzetta del Mezzogiorno.