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Omicidio Di Giacomo a Poggiofranco, i colleghi: “Professionista eccellente i clienti lo cercano in lacrime ancora oggi”

25 Febbraio 2025
– Autore: Raffaele Caruso
25 Febbraio 2025
– Autore: Raffaele Caruso

“Mauro Di Giacomo era un professionista eccellente, lo conoscevo da 30 anni. Ancora oggi chiamano dei pazienti che piangono, per chiedere chi può prenderli in carico”.

A dirlo nell’aula della Corte d’assise di Bari è stata la fisioterapista Alessandra Dinoi, ascoltata come testimone nel processo a carico di Salvatore Vassalli, l’operaio di Canosa di Puglia (Barletta-Andria-Trani) in carcere con l’accusa di aver ucciso Di Giacomo la sera 18 dicembre 2023 a Bari.

Di Giacomo, fisioterapista in servizio in uno studio privato e osteopata del Policlinico di Bari, fu ucciso a pochi metri dalla sua casa di via Tauro, nel quartiere Poggiofranco del capoluogo pugliese, con sei colpi di pistola. Sparati secondo l’accusa da Vassalli, a cui sono contestate le aggravanti della crudeltà, della premeditazione, della minorata difesa della vittima e dei futili motivi.

Vassalli avrebbe nutrito un forte rancore nei confronti di Di Giacomo per una causa civile che sua figlia, negli anni precedenti, aveva intentato contro il fisioterapista, accusato di averle procurato delle lesioni permanenti dopo una manipolazione. La vittima fu aggredita poco dopo aver parcheggiato l’auto. Dopo aver esploso i colpi, Vassalli avrebbe infierito sul corpo del fisioterapista colpendolo per quattro volte alla testa, presumibilmente con il calcio della pistola.

Nell’udienza di oggi sono stati ascoltati alcuni fisioterapisti che in passato avevano collaborato con Di Giacomo, definito “un faro per colleghi e pazienti”, “empatico nei confronti dei pazienti”, “estremamente professionale e disponibile”. Il processo proseguirà nella prossima udienza del 3 aprile.