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Accoltella il vicino a Poggiofranco, Manica resta in carcere: “Ossessionato sarà soddisfatto solo quando lo ucciderà”

4 Marzo 2025
– Autore: Raffaele Caruso
4 Marzo 2025
– Autore: Raffaele Caruso

“Giuseppe Manica aveva maturato una vera e propria ossessione nei confronti di Michele Esposito, a suo dire colpevole di avergli rovinato la vita con le precedenti querele e sarà soddisfatto solo quando lo avrà ucciso”.

Questo è uno dei passaggi dell’ordinanza con la quale il gip Alfredo Ferraro ha confermato il carcere per il 70enne Giuseppe Manica, accusato di aver accoltellato la sera del 26 febbraio scorso il vicino Michele Esposito, consulente finanziario e giornalista.

La vittima è stata colpita da almeno 5 profonde coltellate al volto e al collo, l’aggressore ha poi infierito con calci e pugni quando si trovava a terra incosciente e in una pozza di sangue. Manica ha confessato sin da subito di essere stato lui. “Spero che muore”, la confessione choc ai Carabinieri.

“Alla luce delle modalità del fatto e dell’arma utilizzata sussiste per lo meno il dolo alternativo. Si è avventato contro la vittima con un coltello mirando a zone vitali, prevedendo e volendo alternativamente uccidere e ferire Esposito sfuggito alla morte sono in considerazione della strenua difesa”, si legge ancora nell’ordinanza del giudice. Un’azione “attentamente pianificata” da parte di Manica. Il gip evidenzia “la preoccupante spregiudicatezza e la significativa violenza, ritenendo concreto e attuale il pericolo di reiterazione di reati analoghi, anche con l’uso di armi”. Manica “non ha neanche mostrato segni di resipiscenza ma, al contrario, ha rivendicato la paternità del fatto, paventando il permanere delle sue intenzioni omicidiarie”.