Questa volta vi parliamo della storia di una ex poliziotta locale diventa cieca. Il Comune di Cassano le ha riconosciuto ai tempi una indennità, poi revocata e la così la dipendente si è rivolta al Giudice. A dicembre scorso le è stata riconosciuta, condannando l’ente al pagamento relativo al periodo in cui non l’ha più percepita.
L’attuale sindaco, all’epoca vice sindaco, rivendica il fatto di non averla licenziata e di averle trovato un’altra mansione pur non essendo obbligatoria la conservazione del posto di lavoro e la circostanza che non avrebbe potuto avere l’indennità da centralinista cieca perché non esiste un centralino a Cassano.
L’opposizione attuale, ex compagine di governo, invece, parla di poca trasparenza, di non aver ricevuto gli atti chiesti con un regolare accesso più di 100 giorni fa e di aver appreso della condanna dai giornali a dicembre scorso. La storia è diventata intanto una querelle politica, fatta di accuse e propositi di querela, che rischia di nuovo di finire in Tribunale.
I pareri sono diametralmente opposti, ma resta una questione di trasparenza alla quale si appellano entrambe le parti, da un lato il consigliere di opposizione l’avvocato Angelo Giustino, dall’altra il sindaco Del Re.