“Abbiamo lavorato esponendoci a un possibile contagio, rischiando la nostra salute e dimostrando un forte senso del dovere. Per questo siamo costretti a scioperare nuovamente il 25 febbraio, creando un notevole disagio”. I lavoratori del trasporto pubblico locale nel loro comunicato stampa si rivolgono direttamente ai pugliesi, chiedendo scusa per i possibili disagi che possono arrecare con lo sciopero indetto per venerdì prossimo.
“Da anni – scrivono i sindacato – chiediamo riforme al fine di rendere il servizio efficiente e moderno; migliore la qualità, la quantità del trasporto al fine di sopperire alle esigenze degli utenti ed al contempo diventare davvero un’alternativa al trasporto privato che ha raggiunto costi notevoli, inquina e degrada le nostre città ed il nostro ambiente”.
“Chiediamo – continuano – anche di migliorare la qualità di lavoro degli addetti che, con turni massacranti alla guida di mezzi quasi sempre vetusti, in strade non sempre sicure e con un’accresciuta responsabilità penale prim’ancora che professionale, si impegnano a garantire il trasporto pubblico. Chiediamo un cambio di mentalità e di prospettiva della politica verso il Trasporto Pubblico, che preveda risorse economiche e programmazione organizzativa al fine di realizzare un cambiamento concreto delle condizioni normative e salariali degli addetti”.
“La soluzione – sottolineano i sindacati – passa attraverso il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di categoria che è scaduto da oltre 4 anni. Ebbene, ad oggi le controparti durante le trattative prospettano condizioni migliorative a sé stesse e a costo zero, senza alcun tipo di risposta alle nostre rivendicazioni. Per il Sindacato questa posizione è inammissibile in considerazione delle ingenti risorse pubbliche già stanziate a favore delle aziende: 3 miliardi di euro per mancati ricavi da traffico, 1 miliardo per incremento Fondo Nazionale Trasporti, altre risorse per il servizio aggiuntivo delle scuole e ricorso agli ammortizzatori sociali per gli anni 2020-21”.
“Il disagio di oggi – concludono – serve per avere una rete di trasporto pubblico più efficiente, capillare e affidabile domani, riconoscendo ai lavoratori del settore il giusto compenso per il loro costante impegno lavorativo. Oggi chiediamo di sostenere la nostra mobilitazione, da domani saremo di nuovo al fianco dei cittadini continuando ad assicurare il diritto alla mobilità”.