La Procura di Bari ha chiuso le indagini nei confronti di cinque persone indagate, in concorso, per frode in pubbliche forniture, perché avrebbero determinato – non rispettando il contratto di locazione – il deterioramento di alcuni uffici del palazzo che ospita la sede del giudice di pace a Bari.
Secondo l’accusa, i cinque avrebbero violato dolosamente le condizioni del contratto riguardo agli interventi di manutenzione straordinaria, realizzando espedienti definiti dal procuratore Roberto Rossi – che ha coordinato le indagini dei carabinieri – maliziosi o ingannevoli, idonei a far apparire l’esecuzione del contratto conforme agli obblighi assunti.
Invece, è la tesi dell’accusa, i mancati interventi di manutenzione avrebbero determinato il grave deterioramento degli uffici, in modo da determinare situazioni di pericolo per le persone e condizioni di insalubrità dei luoghi di lavoro.
Gli indagati sono l’amministratore delegato di Unicredit leasing spa, Mario Agostini; l’ex amministratrice unica della Amec immobiliare srl di Roma, Laura Corrado; l’amministratore unico di Amec, Paolo Scifo; il consigliere di Amec, Guido Torelli, titolare di quote sociali attraverso la proprietaria Edilpart srl, coamministratore di fatto oltre che espressamente delegato al compimento di operazioni; e il coamministratore di fatto e già consigliere della Amec, Angelo Schiano, titolare di quote sociali attraverso la coproprietaria Bon Retir.
L’Amec è la società autorizzata da Unicredit leasing spa alla gestione dello stabile (in forza di un contratto di locazione) che ospita gli uffici del Giudice di pace di Bari, oltre che gli archivi del Tribunale, del Tribunale di Sorveglianza, della Corte d’Appello e della Procura generale di Bari.