Due piccoli robot si occuperanno di digitalizzare e classificare i campioni ematici raccolti dal centro screening neonatale dell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari. È in corso la programmazione che andrà a completare la dotazione tecnologica del laboratorio di patologia clinica neonatale per effettuare lo screening super esteso di 61 malattie metaboliche e genetiche. “Da gennaio grazie all’approvazione dello screening super esteso – spiega la dottoressa Simonetta Simonetti, responsabile dell’unità operativa semplice dipartimentale patologia clinica e screening neonatale del Giovanni XXIII – siamo in grado di completare le analisi entro 24/48 ore dall’arrivo dei cartoncini e comunicare al centro clinico di provenienza l’eventuale positività”.
In ciascuna neonatologia pugliese, infatti, si prelevano dal tallone del neonato poche gocce di sangue, che vengono fatte assorbire su un cartoncino che riporta l’anagrafica del bambino. Gli spot ematici vengono inviati con un servizio di trasporto dedicato al centro screening del pediatrico di Bari. Qui, dopo l’accettazione, il compito del robot sarà quello di scansionare e classificare i cartoncini contrassegnati da un barcode che corrisponde all’identità e attraverso il quale sarà possibile risalire a tutti i risultati delle analisi. Le nuove apparecchiature permettono di fare tutte le procedure e le analisi il più velocemente possibile, con la massima accuratezza e senza interruzioni. Nei casi in cui venga confermata la diagnosi di malattia metabolica congenita, il neonato viene preso in carico dall’Unità operativa di malattie metaboliche del Giovanni XXIII.