Il 3 dicembre del 2014 avevamo raccolto la denuncia di alcuni residenti di Barivecchia e ci eravamo recati in strada San Sebastiano per soccorrere Pinuccio Angiuli. Viveva in condizioni disumane e la sua sua storia aveva commosso l’Italia intera. Dopo il nostro intervento era stato ospitato nelle strutture della Cattedrale di Bari in attesa che il Comune gli rimettesse a nuovo il tugurio. A febbraio dell’anno dopo iniziò una nuova vita per Pinuccio.
Sono passati quasi 10 anni e di cose ne sono successe tante. Eravamo andati a trovarlo 4 anni fa e lui era stato felice di rivederci. I ragazzini del centro storico continuavano a bussare fastidiosamente alla sua porta, ma era ancora seguito costantemente dai servizi sociali. Anche il rapporto con il vicinato non era più teso come un tempo e scoprimmo anche la sua parentela con Lello e Angela. Pinuccio è il cugino di Vincenzo, papà dei due fratelli. A distanza però di altri 4 anni la situazione è nuovamente precipitata. A malapena si può stare sull’uscio della sua abitazione, trasformata nuovamente in un tugurio e in una fogna abitata da topi. Pinuccio è stato nuovamente abbandonato, non da Antonio Loconte, ma dalle Istituzioni e dal sistema. Il vicinato è disperato, anche se qualcuno senza metterci la faccia ci addossa le responsabilità della situazione. Un vero e proprio paradosso.