L’avvocato Alessandro Santorufo, 47enne di Matera, ma iscritto al Foro di Taranto, è ai domiciliari con l’accusa di violenza sessuale. Il legale, a una ragazza di 23 anni, avrebbe proposto di pagarla anche 200/250 euro per una prestazione sessuale. Inoltre, con il pretesto di darle 50 euro per le pulizie, avrebbe abusato di lei. Al vaglio degli inquirenti quanto accaduto il 13 gennaio scorso. L’avvocato avrebbe condotto la 23enne nella sua villa di Castellaneta Marina, dove lei avrebbe dovuto fare le pulizie. L’avvocato, secondo l’inchiesta, l’avrebbe attirata e condotta in auto di sera. La casa però era buia perché, per morosità, era stata staccata la luce. Arrivati lì avrebbe iniziato a baciarla e a palpeggiarla, nonostante il rifiuto della giovane. Una volta convinto a smetterla, rientrati in auto, il legale avrebbe fermato l’auto si sarebbe slacciato la cintura e buttato addosso alla giovane, salvo poi smetterla con l’arrivo di un’altra auto. Arrivata finalmente a casa, la giovane si è confidata con il compagno e con i familiari che hanno raggiunto l’avvocato nel suo studio. Probabilmente, alla vista degli accusatori, il 47enne ha avuto un malore. L’uomo avrebbe detto “Pago e facciamo pace” secondo quanto raccolto dalla Polizia. Un chiaro tentativo di inquinare le prove per la pm Castiglia che ha convito la gip Romano ha emettere un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari.
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- di: Raffaele Caruso
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