“Chiediamo chiarezza e trasparenza in merito all’attribuzione arbitraria della mansione di addetto security che viola il regolamento delle selezioni interne per il personale dipendente di aeroporti di Puglia”. Inizia così la lunga lettera che Pietro Lorusso, Segretario Regionale Puglia di L.E.GE.A. CISAL Trasporto Aereo, scrive al presidente della regione Puglia, Michele Emiliano. “Consapevoli di incorrere in alcuna risposta, ci risulta imbarazzante nel suo contenuto, ma doveroso affrontarlo, quanto ufficializzato con nota aziendale del 15.06.2023 Prot.: ADP 20230009159, su un cambio di mansione senza nessuna selezione interna, violando il regolamento attualmente in vigore, approvato all’epoca dal CdA, in cui alcuni membri sono attualmente gli stessi di oggi. Tale palese violazione del regolamento interno aziendale – continua il sindacalista -, non ha solo arrecato un cambio di mansione con nomina “diretta”, immotivata e non temporalmente definita, ma addirittura con cambio di settore, dipendenza gerarchica ed ovviamente con la dovuta tempistica anche livello di inquadramento, per un lavoratore della società Aeroporti di Puglia S.p.A.. Non facciamo di ciò un etichetta di colore sindacale, politico o amichevole, anche se già accaduto in altre occasioni, ma considerato che nel corso degli anni si è sempre paventato il concetto “meritocratico” attraverso la pubblicazione di “bandi interni per la selezione del personale” nella massima trasparenza ed onestà intellettuale, ci domandiamo e lo facciamo a nome di tante lavoratrici e lavoratori che avrebbero voluto migliorare le condizioni professionali, confrontandosi pubblicamente con altri colleghi, cosa abbia in maniera irruente portato questa amministrazione ad assumere un atteggiamento istintivo, violando senza riverenza, un regolamento approvato negli anni passati. Notevoli sono state le lamentele su quanto accaduto, sprigionando sconforto fra coloro che credevano in realtà differenti dal passato, nelle quali ci siamo sempre battuti a fin di bene per i lavoratori. È doveroso invitarla ad un controllo dell’organizzazione aziendale – conclude – chiedendole un intervento per il ripristino di tale situazione, scongiurando l’innescarsi di potenziali e future simili violazioni, le quali danneggiano le norme sulla trasparenza per una società partecipata dalla Regione Puglia, in qualità di socio maggioritario”.
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- di: Raffaele Caruso
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