Skip to content

Agente penitenziario suicida, chiesta l’archiviazione. Mamma Rosanna: “Non mi fermo”

2 Febbraio 2023
– Autore: Eleonora Francklin
2 Febbraio 2023
– Autore: Eleonora Francklin

Sono passati quasi due anni dalla morte di Umberto Paolillo, l’agente capo della Polizia Penitenziaria morto suicida nella notte tra il 17 e il 18 febbraio. Questo è un mese duro per mamma Rosanna anche perché il 14 febbraio è anche il compleanno di Umberto. Una notizia l’ha lasciata senza parole: il pm ha chiesto l’archiviazione del processo a carico di ignoti per istigazione al suicidio. “La mi vita non ha più un senso dopo la morte di mio figlio, se non quello di avere giustizia e non mi fermerò mai. Come può un giudice chiedere l’archiviazione nonostante ci siano le prove di quanto ha subito mio figlio”. L’avvocato Portincasa che segue mamma Rosanna nel processo penale ha già fatto domanda di opposizione all’archiviazione, portando altri elementi che attesterebbero quanto subito dall’agente penitenziario. Le vessazioni sono state raccontate anche dal detenuto brindisino, raggiunto anche da noi telefonicamente, mentre alcuni ex colleghi di Umberto si sono tirati indietro. “Complimenti, ma io continuerò a lottare anche per voi. Infatti il 14 febbraio ci sarà una manifestazione proprio a favore degli uomini in divisa che subiscono questo tipo di soprusi. Per questo ho creato l’associazione Diritto è vita dove chi ha bisogno può chiedere aiuto. Ho 83 anni ma me ne sento 20. Non mi fermerò finché non avrò risposte. Non si può far morire una persona e seppellire tutto”. Il 15 febbraio, invece, ci sarà un incontro tra il giudice civile e l’avvocato Lieggi che si occupa del processo civile.