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Suicidi in divisa, la mamma di Umberto: “Troppe cattiverie così li ammazzate due volte”

17 Febbraio 2022
– Autore: Eleonora Francklin
17 Febbraio 2022
– Autore: Eleonora Francklin

È passato un anno dalla morte di Umberto Paolillo e sua mamma non trova pace. L’agente penitenziario è morto sparandosi un colpo di pistola. Nella macchina, accanto alla pistola d’ordinanza, anche un bigliettino, il cui contenuto è ancora sconosciuto a Rosanna.

Umberto non sarà mai né il primo né l’ultimo agente che decide di togliersi la vita, proprio di qualche giorno fa la tragica morte di un poliziotto locale nel Comando di Bari. “Non so cosa spinge a fare un gesto simile. Ci vogliono risposte e non bisogna gettare fango sulla memoria di queste persone” ribadisce Rosanna riferendosi alle tante brutte parole ricevute dal figlio, sia in vita che in morte.

“Non mi darò pace e so che morirò senza mai sapere cosa ha spinto mio figlio a compiere quel gesto. Non perdonerò mai chi lo ha vessato e nemmeno Umberto perché aveva tutto e questo non me lo doveva fare”. Il dolore di Rosanna è ancora vivo. La morte di un figlio è una tragedia insuperabile, con cui si può solo convivere.