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Aggressione omofoba a Gioia, 18enne preso a pugni: “Ha inventato tutto per fama vi racconto la verità”

21 Settembre 2022
– Autore: Raffaele Caruso
21 Settembre 2022
– Autore: Raffaele Caruso

“Vi scrivo per un semplice motivo: contestare l’articolo pubblicato riguardante la presunta aggressione omofoba di cui Thomas Nanna pare sia stato vittima“. Inizia così la segnalazione giunta in redazione da una giovane studentessa di 17 anni di Acquaviva e che vi proponiamo integralmente in merito alla presunta aggressione omofoba di qualche giorno fa a Gioia del Colle.

“Vi scrivo per contestare la veridicità, mi dispiace che sia riuscito ad ingannare anche voi. Davvero mi dispiace, siete caduti nella sua trappola – si legge -. Martedì 13 settembre Thomas si trovava in un bar con una sua amica, lo stesso bar in cui ha ben deciso di deridere un mio caro amico, il quale, in maniera molto educata, gli si è avvicinato chiedendogli se avesse qualcosa da dirgli, considerato il suo atteggiamento poco educato e civile che ha assunto pochi minuti prima in un altro bar non molto lontano da quello lì, dove appunto poco prima, i due si erano nuovamente incontrati. A tale domanda, l’unica amica di thomas presente e testimone dell’accaduto ,ha difeso Thomas. Il mio amico, a cui darò un nome a caso, ossia Francesco, ha ancora una volta educatamente sottolineato che non sembrava proprio che Thomas avesse bisogno di qualcuno che prendesse le sue parti, in quanto tanto grande da poter prendere le proprie difese da solo”.

“Dopo questa frase Thomas Nanna ha ben deciso di ricorrere a spintoni abbastanza violenti contro Francesco, prendendosi gioco di lui e ridendogli in faccia mancando, ancora una volta, di rispetto – continua la studentessa -. Il mio amico gli si è avvicinato, dopo essere stato ripetutamente spinto, e, pochi secondi dopo, Thomas lo ha schiaffeggiato, per ben due volte, in faccia, umiliandolo. Dopo tutto questo Francesco ha risposto con altrettanta violenza, sferrando semplicemente un pugno, ed è anche stato operato considerato le due dita rotte che ci ha rimesso. La lite è finita lì”.

“Ora il carissimo Thomas ha ben deciso di strumentalizzare il fatto per cosa poi, una manciata di follower? Diffamando tra l’altro, senza alcuna pietà, una persona che l’unica colpa che ancora oggi ha è quella di essersi difeso – conclude -. Spero che possiate capire quanto questa persona sia ossessionata ed affamata, ecosì come scrivono nei commenti di quel post, di fama e che, per raggiungerla, sarebbe disposto a qualunque cosa, persino a gettare fango su qualcuno non pensando a cosa, quel qualcuno, dovrà andare in contro. Sono davvero stanca di vedere questo ragazzo elogiato da metà dei quotidiani dei paesi che, giustamente, non conoscendo la realtà dei fatti, gli stanno regalando la fama che lui, sin dall’inizio, ha sempre cercato”.