Giovanna Caricola e la figlia Vita Maria Vavalle sono state assolte dall’accusa di reato di concorso in lesioni in favoreggiamento personale, con esclusione dell’aggravante mafiosa. Per il gup del Tribunale di Bari non sono punibili per aver aiutato i fratelli Vavalle nel pestaggio avvenuto nei confronti del pregiudicato 35enne Domenico Franco, rivale del clan Strisciuglio, la sera del 22 agosto 2022 nel seminterrato del bar situato in viale delle Regioni, al quartiere San Paolo di Bari, gestito proprio dalla famiglia Vavalle.
La vittima dell’aggressione fu pestato a sangue, colpito in faccia con un tirapugni e gambizzato anche da un proiettile esploso, prima di allontanarsi a piedi per farsi accompagnare in ospedale da un automobilista. I due fratelli Giuseppe e Francesco Vavalle sono finiti a processo, con loro anche un complice minorenne e le due donne, la mamma e la sorella. Entrambe erano accusate di aver ripulito la scena togliendo il sangue dall’asfalto. Trattandosi di familiari degli autori materiali del pestaggio, per il giudice le loro condotte non sono punibili.
Giuseppe Vavalle, reo confesso, è stato condannato in primo grado per lesioni aggravate a 4 anni e 8 mesi di reclusione dopo il processo celebrato a rito abbreviato. L’udienza a carico del fratello minore Francesco è in programma il 21 marzo, mentre il minorenne coinvolto è stato giudicato dai magistrati minorili.