“Voi aiutate solo Lello e Angela”. Questa è l’accusa che ci viene mossa ogni qual volta l’aiuto non va a buon fine. Lo ha fatto la signora che ha dato uno schiaffo ad Antonio in piazza Moro e proprio questa aggressione ci dà l’opportunità di chiarire. Non siamo i servizi sociali, il tribunale o le autorità competenti e, ricordiamo, non siamo obbligati ad aiutare qualsiasi persona. Mentre ci occupiamo di Lello e Angela, abbiamo aiutato tantissime altre persone, vedi Giovanni che ha intrapreso un percorso di recupero per usicre dal tunnel della droga, vedi zio Mimmo che adesso non dorme più in mezzo alla strada, vedi Andrea che con la sua famiglia si è trasferito in Abbruzzo dove ha iniziato una nuova vita o Laura che adesso non vive più in un tugurio. Tra tutte le persone che abbiamo aiutato, Lello e Angela sono le persone che ci hanno dato più soddisfazione. Loro sono gli unici che ci hanno raccontato tutta la verità, cosa che tanti altri non hanno fatto. Col tempo Lello è profondamente cambiato, nonostante voglia farsi vedere sempre duro, soprattutto davanti alla telecamera. I suoi messaggi di ringraziamento non ve li facciamo sentire. Questo accanimento nei confronti di Lello e Angela ci sembra quasi una frustazione da parte di chi non ottiene ciò che vuole. I due fratelli baresi sono il nostro orgoglio perché sono riusciti a far breccia nel cuore delle persone. Lello con noi si comporta bene, nonostante a volte debba essere redarguito perché non si comporta con tutti così. Anzi chiedetevi piuttosto perché non abbiamo raccontato le vostre storie o perché non sono andate a buon fine. Nonostante tutto abbiamo notato un cambiamento profondo nei nostri confronti e ci fa piacere che la loro vita sta andando verso un epilogo diverso da quanto ci potevamo aspettare.
Lello e la tana delle tigri, lezioni di pulizia a Debora: a rischio il pranzo da Rocco
- di: Raffaele Caruso
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Editoriale
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