“Tutti siamo bravi a distruggere ma nessuno ha la sensibilità di costruire. Distruggere è facile”. A casa di Aldo c’è una frase di Oscar Wilde. Un poeta maledetto in cui Aldo si rispecchia molto. “Sono stato un maledetto, ma adesso mi sento meglio”. Dopo averlo cercato nei luoghi che frequenta, finalmente siamo riusciti a beccarlo a casa sua e a consegnargli il telefonino. Il 57enne, ricordiamo, ha problemi col vicinato a causa di alcune vicissitudini che hanno portato i vicini a incolparlo, come la cacca di cane nelle cassette della posta o il fatto che dia da mangiare ai topi. Aldo, secondo l’assistente sociale che lo segue, non ha bisogno di aiuto, ma solo dell’amore degli amici. Noi non siamo d’accordo. Aldo ha alti e bassi. Ci sono momenti in cui perde la cognizione del tempo e dello spazio, altri invece, come l’ultima volta che lo abbiamo incontrato, in cui sembra rigare dritto, arrivando persino a pulire la casa da cui esce quasi quotidianamente un odore nauseabondo. Lo abbiamo invitato nuovamente a chiudere la porta di casa e speriamo che una buona volta lo capisca. Adesso potremo contattarlo più facilmente, con la speranza che non rompa o venda anche questo telefono.
Lello e la tana delle tigri, lezioni di pulizia a Debora: a rischio il pranzo da Rocco
- di: Raffaele Caruso
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