Nell’ultimo incontro con Aldo, il 57enne che ha problemi con il vicinato perché accusato di aver messo deiezioni nelle cassette della posta e dare da mangiare i topi, oltre al fatto che vive in condizioni disumane, lasciando sempre aperta la porta di casa da cui arriva un odore nauseabondo, gli avevamo detto che gli avremmo portato un telefonino per tenerci in contatto con lui.
Nei giorni scorsi c’è stata un po’ di tensione ai servizi sociali nel Municipio di competenza, dove un suo amico, consigliere, ha tentato di avere indicazioni. Non c’era l’assistente sociale che avrebbe detto che Aldo ha solo bisogno dell’aiuto degli amici perché non ha problemi.
Siamo tornati da lui per vedere se finalmente ha deciso di chiudere la porta di casa e per lasciargli il telefono, visto che negli ultimi mesi alcuni avuti li ha rivenduti per acquistare cose che gli servivano, oltre a derubare la chiesa dei Carmelitani, a due passi dal palazzo in cui abita. Siamo persino entrati in casa, dato che aveva lasciato l’ingresso aperto, ma non c’era. Ci siamo messi sulle sue tracce. Siamo andati in piazza Garibaldi, ma nulla, in via Trevisani, dove si intrattiene di solito, ma neanche lì l’abbiamo trovato. Il telefono non lo abbiamo potuto consegnare e siamo molto preoccupati perché, nonostante quello che dice l’assistente sociale, Aldo ha bisogno di molto aiuto date le sue condizioni psicologiche.