Ecco il discorso del Presidente Michele Emiliano nell’ambito dell’accordo per lo Sviluppo e la Coesione del Governo Italiano con la Regione Puglia.
“Innanzitutto grazie Presidente per la tua presenza oggi qui in Puglia. L’accordo che firmiamo si inserisce armonicamente nella nostra lotta di emancipazione soprattutto delle fasce più deboli della popolazione secondo gli insegnamenti dei grandi meridionalisti, di Aldo Moro e Giuseppe Di Vittorio.
Il dinamismo e lo sviluppo della regione è il risultato dell’energia e della creatività che i diversi soggetti presenti sul territorio, imprese, università, enti di ricerca e della formazione, istituzioni pubbliche e private, hanno messo a disposizione di un unico grande progetto comune di riscatto in grado di coniugare competitività, sostenibilità, inclusività.
La Puglia appare oggi in Europa ed in Italia come un esempio nell’utilizzo delle risorse europee per la coesione in termini di quantità e qualità degli investimenti prodotti, contraddicendo il luogo comune sulle regioni del sud Italia che non riescono ad utilizzare le risorse assegnate.
● abbiamo realizzato grazie ai fondi comunitari una politica industriale regionale tra le più articolate e di successo a livello europeo, incentrata su avvisi sempre aperti con procedure a sportello, che ha favorito la promozione di investimenti produttivi per oltre 8 miliardi di euro da parte di quasi 19 mila imprese, di cui 1,7 miliardi di euro in progetti di ricerca e innovazione, con un impatto occupazionale di oltre 166 mila unità di lavoro (tra quelle mantenute e quelle di nuova creazione)
● abbiamo varato una specifica manovra Anticovid che ha interessato oltre 20 mila imprese, mettendo a disposizione circa 800 milioni di euro che hanno favorito l’attivazione di oltre 2 miliardi di euro di credito bancario a sostegno del capitale circolante nel periodo in cui tutte le attività economiche ed imprenditoriali erano chiuse per decreto. Manovra che secondo la Banca d’Italia ha contribuito ad attenuare in modo particolare in Puglia gli effetti economici ed occupazionali negativi prodotti dalla pandemia
● abbiamo promosso un importante programma di investimenti in innovazione tecnologica della sanità regionale per oltre 400 milioni di euro, cui si aggiungeranno altre cospicue risorse previste nella programmazione 2021/2027
● con il Fondo Sociale Europeo abbiamo promosso interventi importanti nel campo dell’inclusione sociale, del sostegno ai giovani disoccupati, della qualificazione dei sistemi di istruzione-formazione e lavoro, dei servizi di conciliazione vita-lavoro per favorire una maggiore presenza delle donne nel mercato del lavoro.
Alcuni dati quantitativi tra i più significativi:
● 37.225 imprese che hanno ricevuto un sostegno
● 13.500 Piccole e Medie Imprese che hanno ricevuto sovvenzioni per il capitale circolante in risposta all’emergenza COVID-19
● 1.029.481 abitanti che beneficiano di più qualificati servizi di fognatura e depurazione
● 1.290.281 cittadini direttamente interessati da una nuova e più qualificata offerta di servizi sanitari distrettuali con oltre 165 interventi finanziati di riorganizzazione e potenziamento dei servizi territoriali socio-sanitari
● 164 edifici scolastici riqualificati distribuiti in tutti i Comuni pugliesi
● 312 interventi per la fruizione integrata e la promozione delle destinazioni turistiche
● 116 automezzi destinati al trasporto pubblico locale a basse emissioni finanziati sul territorio regionale
● 96 chilometri di piste ciclabili e/o ciclopedonabili create
● 166 chilometri di linee ferroviarie messe in sicurezza
● 80 interventi di messa in sicurezza finanziati nelle zone esposte a rischio idrogeologico
● 60 interventi finanziati per incrementare la capacità addizionale di riciclaggio dei rifiuti
Sul versante delle politiche sociali e della formazione:
● Oltre 73.000 disoccupati coinvolti in attività formative
● 16.635 soggetti indigenti che hanno usufruito del Reddito di Dignità e delle relative politiche attive
● 35.400 famiglie che hanno usufruito di Buoni servizio per assistenza ai minori, agli anziani ed ai non autosufficienti
● 114.261 studenti che hanno svolto percorsi ad hoc per rafforzare le competenze di base e completare il ciclo obbligatorio di studi
● 25.402 studenti pugliesi che beneficiano del sostegno al diritto allo studio per svolgere e completare il percorso universitario di studi
● 23.158 lavoratrici, lavoratori, imprenditrici e imprenditori i che hanno ricevuto sostegno per lo sviluppo delle competenze e aggiornamento professionale
Il nuovo ciclo di programmazione 2021/2027 riguarda la definizione di due importanti Programmi:
il primo finanziato dal Fondo di Sviluppo e coesione per un importo di € 4.588.810.310 ed il secondo denominato Programma Operativo Complementare – POC, che risulta finanziato con la quota di cofinanziamento nazionale e regionale non inserita nel POR per un importo complessivo di 1,7 miliardi di euro.
Nel complesso le risorse a disposizione sono pari a circa 6,288 miliardi di euro.
Quella che ci viene attribuita è una somma apparentemente enorme se analizzata solo da un punto di vista numerico, ma dietro questa cifra ci sono centinaia di progetti e c’è un territorio che prova, attraverso questi fondi, a risolvere problemi atavici, da quelli infrastrutturali a quelli legati ai dissesti idrogeologici, all’impiantistica dei consorzi di bonifica, ma anche i problemi di riqualificazione e rifacimento delle strutture ospedaliere. Riqualificare spazi urbani significa anche rendere più vivibili zone periferiche e i borghi anche più lontani.
Investire sui fondi per le imprese significa non fermare la crescita del PIL e generare occupazione. Le imprese hanno necessità di avere certezza negli investimenti altrimenti si disincentivano nella sfida a investire sul futuro.
Gli altri temi importanti sono quelli sociali. Questi finanziamenti soddisfano tantissimi bisogni reali sulle politiche per l’infanzia, per le persone con difficoltà motorie.
Ma c’è anche il rifinanziamento del reddito dignità quindi un aiuto alle persone in difficoltà economica.
C’è l’investimento sugli aeroporti attuali e sullo spazioporto.
La creazione del rafforzamento della rete infrastrutturale aeroportuale; sul tema del turismo spaziale e delle opportunità che stiamo provando a creare in Puglia.
C’è anche un investimento strategico sulle aree industriali. Sulla digitalizzazione dei servizi sanitari e sulla digitalizzazione dei territori.
Sul tema turismo e cultura va spesa una parola in più: per noi è un asset fondamentale perché attraverso l’economia della cultura abbiamo valorizzato anche l’economia turistica. Attraverso il turismo abbiamo reso appetibile e attrattivo il nostro territorio in tutto il mondo.
Il settore cinematografico è una leva di crescita della Puglia, e ci ha aiutato moltissimo in questi anni anche a ridurre il divario economico/finanziario.
Sul tema delle condotte idriche abbiamo potuto mantenere sempre bassa la tariffa dell’acqua nonostante la crisi idrica e il fatto che andiamo a prenderla dall’altra parte delle montagne, non disponendo di fonti regionali, e lo facciamo grazie al più grande acquedotto d’Europa che abbiamo concordemente deciso che rimanga in mano esclusivamente pubblica.
Sul tema dei cittadini l’investimento sulla riqualificazione di tantissimi alloggi popolari perché anche le abitazioni popolari abbiano la dignità delle altre tipologie di abitazioni.
La programmazione è stata condotta nei rispettivi ambiti da tutti i Dipartimenti e uffici regionali sotto la guida del Dottor Pasquale Orlando e del Prof. Giuseppe Catalano che ringrazio sentitamente assieme a tutta la mia Giunta ed in particolare al Vice Presidente Raffaele Piemontese prima e all’assessore Alessandro Delli Noci poi.
L’imponente lavoro di programmazione svolto negli ultimi anni ha portato la Regione a dotarsi di 25 documenti di programmazione di settore.
La strategia seguita trova la sintesi più efficace nel documento principe della programmazione regionale costituito dalla “Strategia di sviluppo sostenibile della Regione Puglia” che definisce l’obiettivo irrinunciabile di rafforzare e promuovere sul nostro territorio uno sviluppo sostenibile, uno sviluppo che non lasci indietro nessuno dei cittadini pugliesi e che tenga in debita considerazione le diverse dimensioni del nostro essere comunità.
Aspetto qualificante della strategia proposta riguarda una maggiore attenzione alle persone ed alla necessità di contrastare l’aumento delle disuguaglianze che rischia di minare alle fondamenta il percorso volto al perseguimento di uno sviluppo sostenibile.
La programmazione dell’Accordo di Coesione è stata orientata su sette priorità strategiche che costituiscono i fattori principali del nostro sviluppo sostenibile:
1. La prima priorità riguarda il sostegno alla competitività delle attuali e delle nuove specializzazioni produttive, rafforzando il processo di sviluppo del sistema produttivo regionale attraverso gli investimenti in Ricerca e Sviluppo; l’innovazione di prodotto e di processo; la collaborazione tra grandi imprese, PMI e start up innovative, con lo scopo di creare un ecosistema in grado di affrontare le nuove sfide della transizione ambientale, digitale ed energetica.
Con l’Accordo di Coesione che sottoscriviamo oggi destiniamo a questa area di intervento circa 1,2 miliardi di euro con i quali siamo in grado di finanziare tutti gli investimenti presentati a chiusura del ciclo di programmazione 2014/2020, e riservare inoltre ulteriori risorse per gli investimenti imprenditoriali futuri, oltre a promuovere investimenti adeguati per sostenere l’innovazione, le strategie della transizione energetica e digitale, e della decarbonizzazione.
La politica industriale regionale è destinata infatti a moltiplicare gli investimenti sul territorio anche nei prossimi anni, come testimoniato dai primi risultati dei nuovi avvisi pubblicati da pochi mesi che segnalano progetti di investimento già presentati per circa 1,4 miliardi di euro, di cui circa il 30% in ricerca e sviluppo.
2. La seconda priorità riguarda la transizione ambientale nella duplice accezione di tutela e adattamento ai mutamenti climatici da un lato, e qualificazione dei servizi offerti dall’altro.
Gli interventi previsti riguardano il rafforzamento dell’economia circolare nel campo dei rifiuti e delle bonifiche, e dell’ottimizzazione della gestione del servizio idrico integrato attraverso una molteplicità di interventi che contribuiranno a qualificare ulteriormente i livelli di sostenibilità ambientale del nostro territorio, come quelli relativi al ciclo della depurazione, al potenziamento degli acquedotti, agli Interventi sulla rete idrica ed a quelli per il mantenimento e miglioramento della qualità dei corpi idrici, anche per quanto concerne il settore agricolo ed irriguo.
Nella strategia di adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici alcuni investimenti proposti riguardano gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico finalizzati a limitare i rischi da alluvione e da frane quali iniziative di preminente interesse pubblico.
A questi interventi abbiamo destinato circa 1,105 miliardi di euro.
3. La terza priorità riguarda la salute e il welfare, cui è destinato un importo complessivo pari a 957 milioni di euro.
L’approccio strategico nel settore della Salute mira a migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi sanitari facendo leva su un approccio integrato, al fine di migliorare l’accesso sia ai servizi di base, sia alla gestione delle patologie complesse.
In tale ambito gli interventi proposti riguardano l’ulteriore rafforzamento della qualificazione infrastrutturale e tecnologica dei sistemi ospedalieri e dei presidi territoriali pugliesi, con l’obiettivo di innalzare i livelli di qualità delle prestazioni erogate.
Di particolare rilievo risulta la scelta di promuovere alcuni progetti innovativi dal punto di vista scientifico in grado di ampliare l’offerta complessiva del sistema sanitario regionale, come quelli sul contrasto ai disturbi alimentari, la creazione di un secondo polo pediatrico regionale, un nuovo centro specialistico per le persone affette da malattie neurodegenerative, un centro per la cura del parkinson, la creazione di tre hub farmaceutici regionali volti alla riduzione dei costi ed incremento dei livelli qualitativi di offerta.
Con riferimento all’ambito del welfare, la strategia mira a completare l’adeguamento dei servizi agli standard minimi previsti (dal Regolamento Regionale n. 4/2007 e al Piano Regionale Politiche Sociali 2022-2024) per i Comuni associati negli Ambiti Territoriali.
L’obiettivo strategico riguarda il potenziamento sia delle infrastrutture dedicate, sia in particolare dei servizi rivolti alle fasce più fragili della popolazione in condizione di non autosufficienza, nonché di crescente disagio economico e lavorativo, tra cui gli interventi del Patto di cura, del sostegno al reddito e del contrasto alla povertà, dei Piani per la conciliazione vita-lavoro.
4. La quarta priorità riguarda il sistema dei trasporti ed in particolare l’accessibilità interna ed esterna al territorio, che prevede progetti pari a 1,2 miliardi di euro lungo due direttriciprincipali:
a. Rafforzare il trasporto pubblico locale e gli obiettivi di intermodalità, adeguandoli ai più elevati standard ambientali europei
b. Elevare i livelli di sviluppo, di accessibilità e di sicurezza della rete infrastrutturale regionale, con specifico riferimento alle reti stradali di rilievo regionale e locale, ferroviarie, aeroportuali, con una molteplicità di interventi per accrescere la qualità dei servizi offerti, specie sull’innalzamento dei livelli di sicurezza, sull’accessibilità e l’interconnessione.
Assicurare livelli più celeri e sicuri di mobilità all’interno del nostro territorio costituisce un fattore di elevata sostenibilità dello sviluppo regionale per la qualità della vita dei nostri cittadini, per il miglioramento dei tempi di percorrenza con conseguente riduzione dell’inquinamento.
5. La quinta priorità riguarda i temi dell’istruzione, formazione e lavoro che prevede una dotazione complessiva di circa 455 milioni di euro.
Sul primo versante abbiamo proposto una serie di interventi che riguardano la qualificazione dei percorsi di istruzione, a partire dal potenziamento dei servizi educativi di qualità per i bambini fino ai sei anni di età ed il sostegno ai costi sostenuti dalle famiglie.
Particolare attenzione rivestono le politiche di rafforzamento del Diritto allo Studio dei nostri giovani, a partire dalla messa a disposizione di borse di studio per gli studenti meritevoli ed appartenenti alle famiglie di reddito inferiore per l’accesso agli studi universitari, per proseguire con l’aumento dell’offerta di residenze ed alloggi universitari.
L’obiettivo è di fare della Puglia una “regione universitaria” in grado non solo di ridurre l’emigrazione dei giovani diplomati, ma anche di attrarre nuove fasce di giovani provenienti da altri territori.
In secondo luogo ci siamo preposti di rafforzare le strategie di formazione e politiche attive del lavoro a favore dei giovani e delle donne in cerca di prima occupazione.
Particolarmente importanti risulteranno i percorsi di formazione per il conseguimento di qualifiche professionali che creino nuova occupazione con particolare attenzione alle nuove professioni legate alle strategie di transizione ed agli obiettivi di sostenibilità dello sviluppo.
La sostenibilità dello sviluppo riguarda tuttavia anche i percorsi di formazione continua e permanente rivolta agli adulti ed ai lavoratori che sono chiamati ad implementare le proprie competenze per migliorare la propria condizione nell’attuale mercato del lavoro.
Nei processi di valorizzazione del capitale umano riveste un ruolo determinante la capacità di contrastare i nuovi flussi emigratori e contemporaneamente di attrarre nuove fasce di giovani e lavoratori: #mareAsinistra è il nome della strategia regionale per attrarre talenti, idee e capitali e per mantenere qui in Puglia le sue migliori energie e capacità e per reagire al devastante inverno demografico non più rimediabile senza favoriti flussi migratori in ingresso razionali e organizzati nei tempi e secondo lo specifico fabbisogno occupazionale nazionale.
La Puglia infatti, con le sue persone, i suoi luoghi di accoglienza, di produzione e di scambio di esperienze, di costruzione della conoscenza, costituisce un territorio ideale per vivere, studiare e lavorare. E’ in questa direzione che vogliamo far convergere alcuni di questi interventi per attrarre studenti, nomadi digitali, startupper, pugliesi di ritorno, nuovi investitori, top scientist, artisti e altre figure in grado di contribuire ad uno sviluppo demografico sostenibile che consideriamo sempre più alla portata di una regione come la nostra.
6. La sesta priorità riguarda le strategie di sviluppo urbano, cui abbiamo riservato una dotazione di circa 268 milioni di euro.
Gli interventi che abbiamo proposto si muovono seguendo una duplice direzione:
a. rafforzare le strategie di recupero e riqualificazione dell’ingente patrimonio di edilizia residenziale pubblica presente a livello territoriale, aumentando i livelli di efficienza energetica, di accessibilità e di sicurezza
b. in secondo luogo implementare le strategie di rigenerazione urbana sostenibile al fine di migliorare la qualità della vita dei cittadini ed il grado di attrattività per nuove iniziative economiche.
7. La settima e ultima priorità, ma non per questo di minore rilievo, riguarda gli interventi per il rafforzamento dell’economia della cultura e del turismo, che registra un ruolo crescente nell’intero Paese e che abbiamo l’obbligo di non trascurare anche sul nostro territorio.
Da anni è ormai evidente il contributo che la cultura ed il turismo rivestono nel sostenere attivamente la crescita del reddito nel sostenere i percorsi di rigenerazione urbana, pari ormai al 13% del reddito totale regionale, in linea con il valore nazionale, ma anche nel contribuire ad elevare i livelli di qualità della vita dei cittadini.
In questo settore abbiamo proposto interventi per circa 440 milioni di euro articolati lungo tre linee di intervento:
a. riqualificazione dei luoghi destinati alla cultura diffusi sul territorio sia in riferimento ai tradizionali centri di offerta (teatri, sale cinematografiche, sale da concerto ecc), sia per quanto concerne il recupero e riuso di spazi pubblici funzionali a promuovere progetti di partecipazione culturale e di innovazione sociale, nonché dei beni storico-culturali
b. valorizzazione delle attività culturali
c. attrazione di investimenti turistico-culturali.
Concludo ringraziando il Governo nella persona Presidente del Consiglio e del Ministro della Coesione, neo Vice Presidente esecutivo della Commissione Europea, che siamo convinti è stato aiutato nel conseguire questo prestigioso incarico da tutti i pugliesi e dagli italiani, ma anche dalla reputazione positiva in Europa della nostra Regione.
Illustre Presidente sei oggi in una terra e in una comunità che combatte strenuamente per dare un contributo di benessere, di dignità e di eguaglianza a tutta l’Italia ed a se stessa. Siamo la prima regione italiana per incremento del pil e tra le prime per aumento dell’occupazione anche femminile questa volta; siamo primi nella capacità di investimenti dei fondi della coesione nazionale ed europei.
Abbiamo in pochi anni cambiato il senso comune sul mezzogiorno d’Italia e abbiamo guadagnato il rispetto degli osservatori nazionali ed internazionali. E abbiamo apprezzato lo spirito collaborativo dei Governi nazionali nel sostenere la nostra battaglia, che non è una battaglia di parte politica o peggio ideologica, ma è una battaglia politica serena e competente innanzitutto verso i nostri stessi limiti e poi contro il declino competitivo dell’Italia e dell’Europa che vogliamo contribuire ad arrestare e a invertire in crescita economica, ma anche dei diritti e dei doveri di ciascun cittadino. Incontri oggi una comunità compatta e orientata positivamente che ha costruito autostima e spirito di intrapresa in ogni settore pubblico e privato. La tua presenza e il tuo incoraggiamento sono determinanti per mantenere queste premesse trasformandole in definitivo superamento della questione meridionale come questione nazionale e del suo sviluppo diseguale, restituendo all’Italia il ruolo di grande protagonista della scena internazionale. Abbiamo superato grazie ai mezzi e ai principi della Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza e dalla guerra di liberazione e della Unione Europea, nata dalla tragica esperienza delle guerre del ‘900, riconciliando la nostra comunità senza dimenticare la nostra Storia. Solo venti anni fa tutto era diverso e la speranza e l’orgoglio che viviamo oggi erano frustrati da una realtà che ci relegava agli ultimi posti di ogni classifica di evoluzione sociale ed economica. Abbiamo fatto tutto il possibile e qualche volta l’impossibile per cambiare il nostro destino. Ed è per questo che siamo grati a tutti gli italiani e gli europei che in questi anni ci hanno fornito gli strumenti per realizzare tutto ciò. Siamo convinti di poter far fruttare quanto ricevuto e di poter ricambiare la fiducia e la responsabilità che ci avete assegnato”.