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Alleanza Municipalista per chiedere un Piano casa, c’è anche Bari: il 12 dicembre sit-in davanti al Parlamento

2 Dicembre 2024
– Autore: Raffaele Caruso
2 Dicembre 2024
– Autore: Raffaele Caruso

La città di Bari, con l’assessore ai Controlli, alla Legalità, alla Trasparenza e all’Antimafia sociale con delega al Patrimonio ed Erp Nicola Grasso, aderisce all’Alleanza Municipalista e lancia una piattaforma nazionale per chiedere un Piano casa e, con esso, il diritto all’abitare, a partire da cinque proposte di seguito elencate:

1. Legge quadro sull’Edilizia residenziale pubblica e sociale

Le città chiedono una legge quadro che garantisca l’uniformità territoriale nei diritti di accesso e permanenza all’edilizia pubblica e che riconosca il diritto alla casa tra i Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali (LEPS). Si propone inoltre il rifinanziamento del programma per il recupero e la razionalizzazione degli immobili di edilizia residenziale pubblica (Erp) e l’introduzione di un sistema di credito d’imposta per la manutenzione delle case popolari. La legge dovrebbe inoltre stimolare la creazione di soggetti come le Housing Associations, imprese sociali che possano produrre, acquisire e gestire edilizia sociale.

2. Assegnazione gratuita ai Comuni di immobili inutilizzati

I Comuni dovrebbero avere la possibilità di ricevere gratuitamente immobili e aree di enti statali o parastatali inutilizzati, destinandoli a politiche per l’abitare, per contrastare l’emergenza abitativa e per l’edilizia studentesca. È inoltre necessaria la creazione di un fondo per l’adeguamento e la messa in sicurezza di tali immobili.

3. Rifinanziamento del Fondo nazionale locazione e Fondo nazionale morosi incolpevoli

Per sostenere le famiglie in difficoltà, è essenziale rifinanziare questi strumenti che offrono un supporto continuativo agli affitti.

4. Legge nazionale di regolamentazione delle piattaforme turistiche

Una legge che regoli gli affitti brevi turistici, per mitigare gli impatti negativi sul sistema abitativo, considerando che le misure attualmente previste dall’art. 13 bis del Decreto-Legge 18 ottobre 2023, n. 145, sono insufficienti.

5. Misura nazionale per l’emergenza abitativa e le persone senza dimora

Riconoscere strutturalmente l’emergenza abitativa e la condizione di senzatetto come fragilità cui dedicare risorse e interventi specifici.

“L’emergenza casa è un fenomeno che riguarda tutte le città d’Italia, specie quelle turistiche o meta di consistenti flussi di visitatori, e non conosce colore – spiega Nicola Grasso -. Lo dimostra l’adesione trasversale di sindaci e amministratori di ogni parte politica, che allo stato non sono in grado di offrire risposte alle legittime richieste dei cittadini. Il diritto alla casa è un diritto fondamentale, e sono necessarie azioni significative da parte del Governo affinché i Comuni siano messi nelle condizioni di rispondere in maniera efficace. A Bari abbiamo destinato un fondo straordinario per ripristinare almeno in parte il contributo alloggiativo cancellato dal Governo, abbiamo firmato un protocollo d’intesa con ARCA Puglia e siamo in procinto di pubblicare la nuova graduatoria per l’assegnazione degli alloggi popolari, mentre procedono i cantieri per la riqualificazione del patrimonio comunale di Erp, ma siamo consapevoli che non è abbastanza. Per questo abbiamo scelto di aderire all’Alleanza municipalista, per chiedere a gran voce a Governo e Parlamento di affrontare il problema nella sua complessità con un ventaglio di iniziative integrate che possano dispiegare effetti concreti in favore delle famiglie e delle persone in maggiore difficoltà”.

All’Alleanza Municipalista aderiscono le città di Bologna, Bari, Roma, Milano, Napoli, Torino, Firenze, Brescia, Perugia, Cagliari, Padova, Verona, Vicenza, Parma, Udine, Lodi, Bergamo, Lecco, Monza, Reggio Emilia, Rimini, Ravenna e Modena.

Per aderire è possibile compilare il form su https://www.pianocasanazionale.it.

Per far conoscere le proposte della rete, assessore e assessori alla casa di molte città italiane, insieme a sindacalisti e attivisti per il diritto all’abitare, saranno a Roma il 12 dicembre alle ore 11 davanti al Parlamento per un sit-in.

In quella circostanza, le città inviteranno la neocostituita assemblea di Anci a discutere le proposte chiedendo un incontro nel merito al Ministro per le politiche abitative Matteo Salvini.

“Ogni giorno – spiegano i promotori – nelle nostre città il diritto alla casa è messo in discussione e con esso il godimento di molti diritti: alla salute, al lavoro, allo studio, ad avere una vita degna. Molte città italiane si sono mobilitate perché, dopo decenni di disinvestimento strutturale nel diritto all’abitare, serve invertire la rotta.

Le città stanno ristrutturando il loro patrimonio di edilizia popolare, creando esperienze di abitare collaborativo e solidale, studentati pubblici, edilizia sociale e investendo nei canoni concordati o nell’aiutare chi è in condizione di morosità incolpevole. Ma non basta: per moltiplicare gli sforzi e assicurare il diritto alla casa”.