La coalizione di centrosinistra a Bari rischia di dividersi. Dopo la conferenza stampa di ieri mattina della Convenzione, il cartello elettorale composto da partiti e movimenti del centrosinistra, incluso il M5s, che appoggia la candidatura di Michele Laforgia alle Comunali di Bari in contrapposizione a quella di Vito Leccese, il Pd ieri pomeriggio ha replicato con un secco “no” allo stop alle pre registrazione dei votanti il giorno prima delle primarie. Le parti quindi restano distanti e per oggi è stata convocata dal Pd pugliese una conferenza stampa.
“Svolgere le primarie – spiega Domenico De Santis, segretario regionale dei Dem – solo con i registrati del giorno prima escluderebbe migliaia di baresi, soprattutto le fasce più povere e deboli della popolazione. Qui non stiamo chiedendo ai baresi di indossare la maglietta di un partito politico, ma di indicarci il miglior interprete di un programma amministrativo che abbiamo già scritto tutti insieme. Per questo non si può chiudere la platea e occorre invece dare spinta ad una libera partecipazione. Immaginate se le primarie del Pd non fossero state aperte fino all’ultimo, oggi Elly Schlein non sarebbe la nostra segretaria nazionale”. “Per mesi abbiamo chiesto le primarie per unire la coalizione e sempre le abbiamo chieste libere e partecipate. – commenta ancora – contro le primarie abbiamo incontrato dapprima una chiusura pregiudiziale della parte di coalizione che sostiene Michele Laforgia e, soprattutto del M5S, da qualche giorno registriamo un mutamento di idee su questo strumento democratico. E, su un piano che travalica anche la specificità barese, abbiamo accolto con soddisfazione la scelta dei 5 stelle di sperimentare, per quello che li riguarda, le consultazioni a Bari. Voglio subito precisare che non siamo pregiudizialmente contrari alle preregistrazioni (salvo verifiche tecniche non marginali) ma riteniamo che vada comunque garantita a tutti la possibilità a tutti di registrarsi anche il giorno del voto. Come è stato fatto con le primarie di Prodi, di Vendola, di Decaro, di Emiliano e di Schlein”.