L’infiltrazione mafiosa del clan Parisi all’interno dell’Amtab non si sarebbe fermata alle assunzioni, tanto da diventare “un vero e proprio ufficio di collocamento per uomini e donne che in qualche vicini al sodalizio criminale”. La sede, secondo quanto riportato dalle carte della maxi inchiesta che ha portato poi all’amministrazione giudiziaria dell’azienda del trasporto pubblico barese, sarebbe stata utilizzata come “come luogo sicuro in cui gli uomini del clan Parisi” potevano discutere “liberamente di vicende di mafia”. Retroscena che “svelano gravi e reiterate condotte e delineano il vero e proprio sistema illegale di assunzioni”. Questo è quanto si legge nelle carte. Le polemiche non mancano e il caso è approdato anche inevitabilmente nel Consiglio comunale. O meglio, il consigliere Giannuzzi ha provato a farlo con un intervento. Molti dei consiglieri di maggioranza però si sono alzati e hanno lasciato l’Aula. Lo abbiamo incontrato, assieme alla consigliera Anaclerio, per ricostruire quanto accaduto e per far emergere tutti i dubbi attorno a questa vicenda.
Lello e la tana delle tigri, lezioni di pulizia a Debora: a rischio il pranzo da Rocco
- di: Raffaele Caruso
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