“Apparirà paradossale, ma la notizia di oggi pubblicata dalla stampa in merito al buco (o meglio voragine) da 6 milioni di euro nei conti delI’Amtab S.p.A. non ci coglie affatto di sorpresa. Sono anni che la Scrivente e le Federazioni Sindacali di categoria hanno denunciato il profilarsi di un dissesto finanziario della Società. Anni di denunce sull’innesco di una bomba ad orologeria che prima o poi sarebbe scoppiata”. Inizia così il comunicato del segretario regionale di C.I.S.A.L. Puglia, Pietro Venneri.
“A nulla rilevano le scuse addotte circa l’aumento dei costi di carburante e materie prime, è nei fatti che questi aumenti hanno solo acuito una situazione finanziaria già preesistente e determinata soprattutto da una “allegra gestione” dei soldi pubblici. Già, non ci stancheremo mai di sottolineare che Amtab, in quanto società di proprietà del Comune di Bari, vive con soldi pubblici che – devono – essere spesi con oculatezza fino al centesimo. Da anni denunciamo: assunzioni senza concorso; smodato e ingiustificato ricorso all’agenzia per il lavoro somministrato (nonostante la presenza di graduatorie del personale vigenti); promozioni ingiustificate e senza concorso, addirittura senza titoli di studio specifici per il ruolo da ricoprire; ricorso massivo al contenzioso legale; spese legali che richiedono “attenzione”; spese per le acque reflue determinate dall’impianto di depurazione rotto; licenziamenti e provvedimenti disciplinari dei contestatori. In compenso però il decaduto (sic!) Consiglio di Amministrazione può vantarsi almeno di non aver rinnovato il contratto integrativo di secondo livello e di non aver corrisposto il premio di risultato (anno 2020), dimostrando la commovente gratitudine verso i dipendenti ignorando la Ioro professionalità e la propensione al senso del dovere che consentono Io svolgimento del Servizio di Trasporto – aggiunge Venneri -. L’elenco di cui sopra non è esaustivo è costituisce solo una parte di quanto abbiamo denunciato nel corso degli ultimi anni. Occorre sottolineare come il bilancio relativo all’anno 2021 fu chiuso non in perdita grazie ad un artifizio contabile, cioè grazie alla rivalutazione dell’immobile di 6 milioni di euro, diversamente – anche il bilancio 2021 si sarebbe chiuso con una perdita emorragica”.
“Non si contano più gli scioperi del personale di Amtab che si sono svolti negli ultimi 5 anni, e la produzione di documenti sindacali che denunciano l’andazzo in Amtab è di mole enciclopedica; documenti tutti portati all’attenzione del Socio unico, il Comune di Bari e il Sindaco. Sempre nell’articolo di stampa si evince un curioso particolare che ha attirato l’attenzione dei lettori e dei lavoratori: ‘…il precedente organo amministrativo di Amtab non abbia provveduto a informare il Comune sulla situazione finanziaria della Società con report trimestrali’. Corre l’obbligo di ricordare che l’attuale Cda è stato nominato da pochissimo tempo, ma uno degli Amministratori era presente anche nel decaduto Cda. Anch’egli non era a conoscenza della situazione disastrata dei conti societari? Possibile che egli non sapesse nulla? Se non sapeva nulla, perché non ha esercitato i suoi poteri per informarsi? Se invece ne era a conoscenza (cosa che crediamo sia la verità), perché ha taciuto? Perché non ha provveduto ad informare tempestivamente il Comune di Bari? Qualcuno mente, verrebbe da dire! Occorre precisare che nulla si può obiettare ai due terzi del Cda di recente nomina, che di fatto hanno ereditato questa situazione drammatica – conclude -. Amtab, ad horas, continua a non avere il Direttore Generale e il Direttore di Esercizio, figure che mancano da oramai troppo tempo in Azienda. Si è preferito delegare a plenipotenziario un solo uomo che, alla Iuce degli avvenimenti, è da imputarsi come responsabile di un disastro annunciato. Ma le responsabilità vanno ripartite anche tra chi sapeva e ha volutamente taciuto. I sindacati hanno chiesto innumerevoli volte di poter parlare con il Sindaco per cercare una soluzione che potesse evitare il disastro Amtab, ma invano. Non c’è stato un confronto in materia e ora che la bomba è detonata tocca fare la conta dei danni. Nella speranza che l’Amtab possa ancora uscire dal coma profondo, chiediamo – ancora una volta – un incontro al Sindaco atto a restituire alla Città di Bari un servizio di Trasporto Pubblico degno di una Città Metropolitana unitamente a qaranzie certe sui livelli occupazionali che appaiono seriamente in pericolo. In mancanza, i cittadini baresi ci scuseranno per la lotta che certamente il Sindacato promuoverà”.