I problemi all’interno della municipalizzata barese che si occupa del trasporto pubblico sono ormai noti a tutti. Autobus a pezzi, personale che lamenta una gestione pessima del personale, assunzioni già programmate, cambi di parametri senza seguire le procedure e tanto altro ancora. Per questo motivo, dopo l’ennesimo atto, i sindacati hanno deciso di scrivere una lettera aperta ai vertici dell’Amtab dove si elencano tute le problematiche denunciate da tempo, ma per cui non si è ancora avuta una risoluzione.
LA LETTERA
In data 20 luglio 2022 si è consumato l’ennesimo atto di un grottesco romanzo che vede come attori le Organizzazioni Sindacali operanti in Amtab S.p.A. e i vertici della stessa Azienda. Che le relazioni industriali tra Amtab e OO.SS. fossero oramai un lontano ricordo è cosa ben nota a tutti, ma che addirittura si sarebbero capovolte le parti francamente mancava alla lunga collezione di dispute tra gli attori.
Ma veniamo ai fatti: in data 20 giugno 2022, l’Amtab comunica la propria volontà di modificare la turnazione dei riposi settimanali al personale VTV, Numero Verde e Biglietteria. Le OO.SS. (TUTTE), in data 21 giugno 2022 diffidano l’Azienda dal procedere in tal senso e chiedono urgente convocazione – piccolo inciso: questo è il ruolo del sindacato!!! Parlare con l’Azienda e trovare soluzioni condivise ai problemi; di certo non è quello di subire passivamente le scelte aziendali, a maggior ragione in presenza di una spada di Damocle come quella delle azioni unilaterali. L’Azienda, in modo del tutto unilaterale e senza convocare i Sindacati, ha proceduto alla modifica dei turni di riposo del personale già citato a far data dal 01 luglio 2022.
Malvolentieri le OO.SS., in data 11 luglio 2022, si sono confrontate tra loro e tutte hanno deciso, ad esclusione della FIT CISL, di attivare le procedure di raffreddamento per far valere i diritti dei lavoratori. Anche in questo caso occorre fare un piccolo inciso: in un normale rapporto Azienda/Sindacati, l’Amtab avrebbe dovuto convocare le OO.SS. già a seguito della richiesta avanzata dalle stesse in data 21 giugno e affrontare il problema in modo costruttivo e il più largamente condiviso, anziché “mostrare i muscoli” assumendo iniziative d’imperio.
In data 13 luglio 2022, è giunta alle Scriventi OO.SS. la convocazione da parte di Amtab per l’esperimento della prima fase delle procedure di raffreddamento, (si badi bene che tale convocazione non è affatto un gesto magnanime di Amtab, bensì un obbligo di legge!). Le OO.SS. che hanno attivato le procedure di raffreddamento hanno notato che tra i destinatari della convocazione vi era anche la FIT CISL che, seppur interpellata e in totale libertà e autonomia, aveva deciso di non sottoscrivere la richiesta del 11 luglio 2022. Per tanto le OO.SS. , in data 14 luglio 2022 hanno scritto
all’Amtab con l’intento di sottolineare che tra i destinatari della convocazione era erroneamente presente anche la FIT CISL e che pertanto la lettera di convocazione andava corretta in modo tale da riportare in indirizzo “solo” le OO.SS. che avevano attivato le procedure di raffreddamento, per altro così come sancito dalle varie norme in materia di regolamentazione degli scioperi. È superfluo specificare che l’Amtab non si è sforzata di dare riscontro neppure a quest’altra nota.
In data 20 luglio 2022, presso la sede aziendale, si è tenuta la riunione per l’espletamento delle procedure di raffreddamento. Al rilevamento delle presenze da mettere a verbale, le OO.SS. che hanno attivato le procedure notavano la presenza, seppur in collegamento da remoto, di un dirigente sindacale della FIT CISL. A questo punto le OO.SS. hanno posto una questione di legittimità al Rappresentante aziendale, nella persona del Presidente del C.d.A (nonché Direttore Generale) circa la presenza di un dirigente sindacale la cui Sigla di appartenenza non aveva aderito alle procedure di raffreddamento, chiedendone la disconnessione dal collegamento in video call. Senza neppure entrare nel merito della convocazione, cioè senza neppure parlare dei riposi del personale, il Rappresentante aziendale, nonché Presidente del C.d.A., nonché Direttore Generale, ha manifestato subito la sua volontà di chiudere negativamente le procedure di raffreddamento come atto di ripicca alla richiesta delle OO.SS. di esclusione dal tavolo del dirigente della FIT CISL.
Da qui la considerazione d’esordio della presente lettera: da quando vigono le norme che regolano le procedure di raffreddamento, è sempre stato appannaggio dei soggetti richiedenti quello di dichiarare chiuse negativamente (avremmo preferito positivamente) le procedure, giammai si è visto un rappresentante aziendale chiudere negativamente! Un pieno capovolgimento dei ruoli, con buona probabilità, senza precedenti.
Tutto questo la dice lunga su come i vertici Amtab calpestino le relazioni industriali e i rapporti con le OO.SS. (non tutte ad onor del vero). Capiamo bene che, probabilmente, l’Azienda veda di cattivo occhio la maggior parte delle OO.SS. operanti in Amtab che, nel corso degli ultimi anni, hanno denunciato alcuni atti aziendali tra cui (e solo per fare alcuni esempi): assunzioni e promozioni senza il dovuto concorso pubblico, concorsi per assunzione di personale banditi e mai espletati, uso degli interinali anziché scorrimento di graduatorie vigenti, aumenti del costo del personale per effetto di continue modifiche all’organigramma che hanno consentito altre promozioni ecc. In aggiunta a tutto ciò, va richiamata l’attenzione anche su numerosi articoli di stampa attraverso i quali ignari lavoratori (e non solo) hanno intuito in anticipo i nomi dei vincitori di concorsi per assunzioni o promozioni, con annessa- pessima figura nei confronti dell’opinione pubblica. Le OO.SS. non fanno altro che svolgere il loro pieno mandato a tutela e a difesa dei diritti dei lavoratori e hanno il dovere di porre l’accento su questioni che ritengono siano lesive della dignità dei dipendenti dell’Amtab.
Cade come cacio sui maccheroni la notizia che circola in queste ore, cioè la notizia che un dipendente, assunto con il parametro 205 (apicale) in officina, abbia percepito dal primo giorno l’intero
contratto di secondo livello e ben 6 scatti di anzianità, salvo poi essere (anche) promosso a quadro aziendale! Un comune dipendente appena assunto, impiega una media di 12/13 anni prima di percepire il 100% del contratto integrativo e 6 scatti di anzianità. Non sapremmo che altro termine usare, se non discriminazione, per descrivere questo atto aziendale. Una discriminazione nei confronti di centinaia di brave donne e uomini che svolgono il loro lavoro in modo professionale e che devono ingoiare bocconi amari come questo o atti unilaterali come il cambio dei riposi settimanali senza che venga data loro la possibilità di esprimere la propria opinione per il tramite dei Sindacati.
Le scelte delle Organizzazioni Sindacali, in particolare di una, sono ben chiare; ciò che non è ancora chiaro è fino a che punto si possono sopportare certe scelte aziendali, soprattutto quelle finalizzate all’emarginazione dei Sindacati che, come unica colpa, hanno quella di pretendere il rispetto della dignità dei lavoratori di Amtab. A ognuno di Voi lasciamo le dovute considerazioni!