Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, ha deciso di annullare le sanzioni a carico dei medici del Policlinico di Bari per le troppe ore di lavoro e la violazione del diritto al riposo durante la pandemia da Covid 19. Una decisione che fa tirare un respiro di sollievo, ma che deve far riflettere, soprattutto perché quei medici che hanno rischiato la vita adesso sono trattati come dei criminali da punire. “La multa l’avrebbero dovuta pagare il presidente Michele Emiliano e l’assessore Rocco Palese, e non il direttore sanitario o il primario del pronto soccorso del Policlinico. La carenza di organico al Policlinico si registra già da prima del Covid e noi di Nursind l’avevamo denunciata da tempo” sottolinea Francesco Balducci.
“Ci siamo trovati in questa situazione di sofferenza a causa della carenza di organico già presente. Il Policlinico ha una carenza di organico del 10% rispetto a regioni che hanno gli stessi abitanti . Siamo stati quasi militarizzati, spostati improvvisamente dai nostri reparti e messi in prima linea. Già eravamo sotto organico e a questo si doveva aggiungere il bollettino di guerra che ogni c’era in ogni ospedale, con medici e infermieri che sono stati colpiti dal Covid. L’ispettorato non si è inventato niente. È tutto vero, ma c’è da dire che si omette la cosa più importante, ovvero che già c’era una carenza di medici e infermieri nell’ospedale. Per questo la multa l’avrebbero dovuta pagare il presidente e l’assessore e non chi ha rischiato la propria vita in corsia per salvare migliaia di persone. La Puglia è in piano di rientro dal 2009 e non riusciamo a venirne fuori. Perché?”.