Il celebre bus dell’Istituto alberghiero, audiovisivo e ottico Majorana di Bari, acquistato con i soldi del fondo Covid, è stato portato via per essere riparato. Non solo la preside Paola Petruzzelli, anche Antonio e Tino erano presenti a questo commovente momento.
Destinazione officina. Il bus nei giorni scorsi, come vi abbiamo raccontato, si è rotto. I costi della riparazione ammontano a circa 35mila euro, anche se le versioni della preside e dell’officina incaricata per risolvere il problema sono discordanti e continuano ad esserlo.
“Il pullman è sempre stato qua, la valutazione del motore di un pullman va comunque fatto in officina”, afferma la preside. Finalmente siamo riusciti ad incontrarla di persona dopo diverse telefonate e abbiamo cercato di fare chiarezza sui diversi punti della storia.
La preside dribbla le domande sull’acquisto del pullman con i soldi del fondo Covid e sul laboratorio della pasticceria, mentre si resta in attesa dell’esito dell’ispezione dell’Ufficio Scolastico Regionale. La preside poi nega il resto, a partire dal trasporto del catering al circolo tramite il bus con conseguente multa.
“Ha avuto 9 persone attorno a lui, tutte pagate dalla scuola. Ha avuto una docente che ha subito due fratture alle costole, è un ragazzo difficile e non possiamo legarlo. Ho detto che non siamo un ospedale di psichiatria, non possiamo avere persone specializzate. Perché è stato in un’altra scuola solo un anno? La mamma non lo sta facendo venire a scuola”, il pensiero della preside su Adriano, ragazzo autistico che frequenta il Majorana.