Si continua ad indagare sulla morte dell’82enne Giovanni, trovato senza vita sabato pomeriggio in un appartamento in via Putignani, nel pieno centro di Bari. Il corpo è stato ritrovato riverso in prossimità di letto, le condizioni igienico-sanitarie dell’immobile sono apparse piuttosto precarie. Giovanni non rispondeva al telefono da giorni. La porta di casa era chiusa dall’interno con una sedia che la teneva in sicurezza, i Vigili del Fuoco hanno dovuto abbatterla per entrare nell’appartamento. Sull’accaduto sono uscite diverse versioni, tra cui quella del cadavere abbandonato nell’appartamento da circa due mesi, mentre la Procura di Bari ha deciso di aprire un fascicolo con l’ipotesi di istigazione al suicidio. Ci siamo recati sul posto per cercare di fare chiarezza sul tragico ritrovamento. Giovanni non aveva rapporti con gli altri condomini, se non con gli affittuari dell’altra abitazione di sua proprietà situata allo stesso piano. “Non dava fastidio a nessuno, nonostante i problemi che aveva. Non è sposato, non ha una figlia, sono tutte cazzate le cose che hanno detto e scritto, solo 15 giorni fa lo abbiamo sentito urlare – raccontano i vicini che sono stati anche ascoltati dagli inquirenti -. Qualche volta venivano quelli dell’Asl, quando non rispondeva ed era irreperibile. Usciva spesso, andava al supermercato o a messa. Quattro anni fa fecero già irruzione in casa. Non ci siamo preoccupati o non ci siamo insospettati perché da tempo c’è cattivo odore, non faceva entrare nessuno. La casa era praticamente inagibile. Sono stati quelli dell’Asl a chiamare sua nipote visto che non riceveva notizie da Giovanni”.
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- di: Raffaele Caruso
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